giovedì 29 novembre 2012

IL POTERE DELLA MENTE

Avete mai sentito parlare di "Disturbi psicosomatici"?

"La psicosomatica è quella branca della medicina che pone in relazione il mondo emozionale ed affettivo con il soma, occupandosi nello specifico di rilevare e capire l’influenza che l’emozione esercita sul corpo e le sue affezioni.
Nello specifico, le malattie somatiche si realizzano attraverso una espressione diretta del disagio psichico attraverso il corpo. In queste malattie l’ansia, la sofferenza, le emozioni troppo dolorose per poter essere vissute e sentite, trovano una via di scarico immediata nel soma: il soggetto non è in grado di “mentalizzare” il disagio psicologico e le emozioni non vengono percepite, pur essendo presenti.
Chi somatizza spesso ha difficoltà a far venire alla luce le emozioni, e difficilmente riferisce sentimenti quali rabbia, paura, delusione, scontentezza, insoddisfazione. Tutte le loro capacità difensive tendono a tener lontani contenuti psichici inaccettabili, a costo di “distruggere” il proprio corpo.
In questo senso una persona, incapace di accedere al suo mondo emotivo, potrebbe non percepire rabbia, frustrazione o stress per una difficile condizione lavorativa e neppure immaginare una possibile connessione tra la sua ulcera e le emozioni o i vissuti relativi al suo lavoro.
Poiché le emozioni si esprimono comunque attraverso il corpo, sia con manifestazioni somatiche, e quindi maggiormente evidenti (tipo le espressioni facciali), sia con manifestazioni vegetative, cioè che agiscono sul sistema nervoso autonomo (battito cardiaco, respiro, sudorazione ecc.), emozioni particolarmente negative protratte nel tempo, possono mantenere il sistema nervoso autonomo (sistema simpatico) in uno stato di eccitazione e il corpo in una condizione di emergenza continua, a volte per un tempo più lungo di quello che l’organismo è in grado di sopportare, andando a provocare dei danni.
Inoltre il sistema immunitario sottoposto a forte stress, riduce la sua efficacia difensiva, e quindi rende l’organismo più vulnerabile alle malattie."

Forse è proprio quello che è accaduto a me...
Appena rientrata dal mio viaggio, dopo solo 3 ore dal mio ingresso in casa, ecco la prima congiuntivite (ne avevo avuto altre prima della mia partenza, ma mai mentre ero in Cammino).
Passata la congiuntivite, dopo solo una settimana, esco per andare a camminare e dopo 20 minuti mi ritrovo con la cervicale completamente bloccata, incapace di muovere testa, collo, spalle, schiena, e così sono rimasta per ben 5 giorni.
Quasi libera dalla cervicale... ecco che torna la congiuntivite, a distanza di neanche 10 giorni..
Eh no, qui qualcosa non va!!!

Mi decido a sentire il parere del medico, le spiego cosa succede e il responso è: troppo stress!
Eh già, io pensavo di essere tranquilla, di aver imparato a rilassare corpo e mente, di non temere così tanto il futuro nonostante non abbia lavoro, perchè una soluzione si trova sempre... ma la mia testa lavora indipendentemente da me e ha deciso di darmi dei segnali per farmi capire che è inutile nascondersi dietro un sorriso di circostanza, inutile fingere che tutto andrà bene, inutile far finta che non ti manchi qualcosa o qualcuno, perchè là dentro invece tutto questo continua a gridare, a gridare forte, talmente forte che le urla rimbombano e si trasformano in disturbi psicosomatici.

Quindi bisogna cambiare metodo, non cercare la cura per il corpo ma per la mente...
Il mio medico prescrive della valeriana, per cominciare a sedare i criceti che in questa testolina non smettono mai di correre e far girare la ruota delle preoccupazioni, ma sappiamo bene che è solo un pagliativo.
La soluzione va trovata dentro di sè, ed è quello che dovrò cercare di fare... eliminare i blocchi emotivi, smettere di fingere di stare bene, imparare a parlare di più di me, imparare a dire di no a chi chiede continui favori se questo limita il mio io, aprire il cuore alle nuove emozioni..
C'è un sacco di lavoro da fare, ma si sa, a me il lavoro non ha mai fatto paura :)


lunedì 19 novembre 2012

UN LUNGO CAMMINO

Eccoci qui, tornati alla realtà dopo 47 giorni lontana da casa, di cui 41 passati a Pellegrinare in giro per la Spagna..
E' stata un'esperienza travolgente, emozionante, di quelle che ti aprono il cuore, la mente, lo spirito, i sensi!
Tutto lungo il Cammino aveva quella semplicità che ognuno di noi desidererebbe trovare anche nella propria quotidianità:
Alzarsi al sorgere del sole, senza sentire la fatica perchè sei certo che ciò che ti aspetta è un giorno di piccole o grandi emozioni, ma mai un giorno vuoto.
Preparare lo zaino, sapendo che ciò che contiene è solo ciò che realmente serve, perchè hai imparato ad abbandonare, a regalare o a buttare ciò che non è essenziale, ciò che appesantisce.
Fare una buona colazione senza pensare ai chili di troppo, alla linea, perchè l'energia è essenziale per vivere al meglio la giornata, e sai che il tuo fisico espellerà tutto ciò che è superfluo.
Cominciare a camminare, forse con un ipotetico obbiettivo, cosciente del fatto che non è detto che tu lo raggiunga perchè non sai cosa accadrà lungo il Cammino, ma non per questo preoccupato o timoroso dei passi che stai per muovere, perchè nel Cammino nulla accade per caso e tu sai che ogni esperienza servirà a farti crescere.
Arrivare alla "tappa", tra virgolette, perchè non è detto che l'abbia scelta tu o sia dettata dalla tua guida, spesso è il Cammino che sceglie per te.
Buttarsi sotto una bella doccia calda, evitando di sprecare l'acqua, perchè sai che è un bene prezioso e perchè capisci che, chiunque arriverà dopo di te, ha lo stesso tuo desiderio e diritto di godere di quei fantastici 10 minuti di piacere.
Lavare i panni, tutti i giorni o quasi, a mano, perchè per due calzini, un paio di mutande e una maglia è stupido usare la lavatrice, è uno spreco... e lavando scopri che non è neanche poi così male, riempie il tempo libero, ti costringe a prestare cura ai tuoi capi, porta la tua attenzione lontana dai problemi anche se può sembrare un'azione semplice, perchè ti porta a concentrarti su un gesto semplice ma impegnativo.
Cenare.. a volte sola, a volte con uno o due pellegrini, a volte con altri 20... e ogni volta scoprire il piacere di quel momento, perchè se sei sola gusti la cena accompagnata dai tuoi pensieri, con poche persone gusti la cena e le piccole confidenze, se si è in 20 gusti la cena e l'allegria che inevitabilmente si diffonde in un gruppo di persone che, al momento, hanno solo positività da trasmettere.
Anche andare a letto presto diventa piacevole. All'inizio era difficile anche solo pensarlo, ma poi diventa naturale che alle 22 si spengano le luci e tutti dormano, e se proprio non riesci a dormire c'è sempre un buon libro a farti compagnia, o il tuo diario su cui tutti i giorni imprimi emozioni, o anche solo il ricordo di ciò che è accaduto durante il giorno, di chi hai conosciuto, delle nuove cose che hai imparato.

Tutto è semplice, tutto è spontaneo, e proprio per questo tutto è positivo.

Ma tornare alla realtà non è così semplice, non è spontaneo, e forse proprio per questo ha ben poco di positivo.
Mancano tutti quei piccoli gesti che fino a qualche giorno prima riempivano le giornate, mancano le persone, mancano le occasioni di confrontarsi, manca il timore ma anche l'eccitazione di parlare lingue diverse dalla propria, manca la naturalezza del "movimento" e del conseguente "nutrirsi liberamente".
Ma soprattutto manca la leggerezza..

Tornata a casa sono stata travolta dai doveri, dalle aspettative altrui, dagli impegni, dagli incontri voluti o dovuti, dalla preoccupazione per un futuro incerto, dalla consapevolezza che la vita è paragonabile al Cammino, ma non è il Cammino.
E allora faccio finta di essere tornata a quel 26 settembre a St. Jean Pied de Port, laddove cominciò il mio Cammino, e fingo che, come allora, nulla mi sia chiaro di ciò che mi aspetta e imparo a vivere giorno per giorno in base a ciò che la vita mi presenta, certa che nulla accade per caso.

Questo è il mio nuovo Cammino, senza meta, senza certezze, senza Compostela ad attendermi... un Cammino tutto da vivere e da scoprire.

giovedì 2 agosto 2012

BEN



Diciamoci la verità,
sei arrivato nella mia vita non per mia scelta
ma per volere di chi mi stava accanto,
eppure fin da subito con quegli occhioni grandi,
scuri e dolci, con quel tuo fare esuberante,
con tutto il tuo bisogno di ricevere e donare affetto,
mi hai conquistata!





Sono passati 10 anni e mezzo da quando sei entrato in casa mia,
le mie gatte hanno dovuto imparare ad accettarti,
ho dovuto imparare a condividere anche con te spazi e cose...
e ho dovuto anche imparare a sopportare tutti quei dispetti
che mi facevi quando non ti sentivi considerato!



Per te ho cambiato casa,
per te ho imparato a svegliarmi un'ora prima del dovuto,
per te ho sacrificato una parte della mia vita
per dedicarla alla tua...
ma forse non abbastanza!
Meritavi di più, lo so,
e io non ho saputo essere all'altezza...



Eppure tu eri sempre lì,
pronto a corrermi incontro per ricevere almeno una carezza,
non mi hai mai negato il tuo amore,
hai saputo accogliere quanto potevo darti
come se fosse il dono più grande del mondo.



Sono passati 10 anni e mezzo, e non ero ancora pronta al tuo addio,
non ci siamo nemmeno salutati come avrei voluto...
Mi mancherai, lo sai? Mi mancherà tutto di te,
anche quelle piccole cose che prima sembravano infastidirmi..

Ti voglio bene Ben!!!




martedì 31 luglio 2012

SOTTO LE MACERIE

Crolla tutto... e io vengo sepolta dalle macerie..
Dopo 7 mesi di intenso lavoro, dopo aver dato anima e corpo e aver creduto ardentemente in ciò che facevo, ecco che in un attimo tutto sembra inutile...
Non serve a nulla dare il 200%, non serve sentirsi parte integrante di un progetto, non serve l'impegno nel superare le difficoltà interpersonali...
Tutto viene soffiato via da poche semplici parole "Licenziata per giustificato motivo oggettivo"!

Bisogna ricominciare da capo, per l'ennesima volta, ma stavolta non è stata una scelta, mi sono ritrovata nell'occhio del ciclone non per mia volontà!
Per la prima volta nella mia vita, dopo 20 anni dal mio primo impiego, mi ritrovo senza lavoro, ed è una sensazione che mai avrei voluto provare..
Ma la vita a quanto pare ci tiene a farti provare le esperienze più svariate, ci prova gusto a metterti alla prova... è proprio vero che difficilmente ti ripropone la stessa minestra per due volte di seguito..
E ok, mangiamocela sta minestra, anche se, ormai da due settimane, il solo pensiero di mangiare mi fa venire il voltastomaco!

Tocco il fondo, scavo un pò, e cerco lo slancio per ripartire!

martedì 26 giugno 2012

3 ANNI...

E' una tranquilla domenica pomeriggio di giugno inoltrato,
corro a raggiungere il mio coro gospel per cantare
in una calda ma inaspettatamente affollata Milano...
In realtà la voglia non è molta, strane sensazioni
mi tolgono l'entusiasmo di fare ciò che amo,
ma tutto appare inspiegabile, quindi trascurabile.

A inizio concerto, un viso conosciuto tra la gente,
un amico comune che non vedevo da un pò...
Canto e cerco di non curarmi degli sguardi,
canto e penso al solo piacere di farlo...

Dopo il concerto, inevitabilmente, mi tocca salutare...
Le solite frasi di rito: Come va? Il lavoro? Le serate?
Ma vivi sempre lì, a casa vostra?
NO, a casa MIA!

Poi quella domanda che mi premeva da un pò...
"Ma loro continuano a stare insieme?"
Un sorriso sarcastico, una risatina, e poi la doccia fredda:
"Certo, sì, ora convivono, hanno preso un appartamento"
Splash!!! Che botta!

Sono passati 3 anni... 3 anni esatti...
Eppure un tuffo al cuore c'è stato...
Non so cosa faccia più male,
se la consapevolezza che ciò che era mio
ora è completamente di un'altra,
o se la presa di coscienza che,
mentre loro avanzano felicemente io,
a distanza di 3 anni, sono ancora sola...

Mi chiedo perchè...
Perchè chi è stato capace di fare tanto male
da 3 anni vive e si gode l'amore,
e io che non ho mai fatto male a nessuno
continuo a vivere immersa nel dolore...
Non il dolore per la perdita, non il dolore della gelosia,
solo il dolore di chi vorrebbe amare ed essere amata
e invece non riesce a trovare e rimane sola...

"Tanti auguri a lei, che ora sta con te,
Tanti auguri a lei e la festa è finita, tanti auguri..."

mercoledì 20 giugno 2012

MANGIA, PREGA, AMA...

Fossi capace di fare almeno una delle tre cose, senza rimorsi, senza paure, senza riserve...
E invece...

Non mangi come vorresti, perchè in questo mondo che punta soprattutto all'apparenza, una donna single di quasi 40 anni non può permettersi di perdere di vista la linea, non può permettersi di indossare una tuta e scarpe da tennis, non può permettersi di mostrarsi con il mollettone in testa...

Non preghi, perchè non ne sei più capace, ti senti ipocrita a farlo solo quando senti che stai perdendo ogni forza, perchè chi prega davvero dovrebbe farlo sempre, non solo quando ha bisogno di qualcosa...

Non ami... perchè amare ha fatto tanto, troppo male, ha lasciato cicatrici che, per quanto tu possa nascondere con un trucco perfetto, fanno male ad ogni cambio del tempo...
Non ami... perchè hai paura, perchè hai lottato tanto per trovare te stessa e hai paura di perderti...

O forse solo perchè, in realtà, non hai ancora trovato nessuno in grado di curare le tue cicatrici, o semplicemente sopportare le tue smorfie di dolore quando fanno male... qualcuno che ti dimostri che tu vali, al di là dell'apparenza, che sia pronto a donarsi, a corteggiarti e permetterti di corteggiare, che abbia voglia di condividere qualcosa (oltre al letto)... non hai ancora trovato nessuno che ti piaccia davvero e che, come te, abbia voglia di amare...

E allora, così come nel libro, nel film, senti il bisogno di cambiare qualcosa... o forse tutto... e la voglia è quella di mollare ogni cosa e partire, andare lontano, ricominciare da capo, imparare di nuovo cos'è la vita, cos'è l'amore...



martedì 12 giugno 2012

...E POI...

...e poi ci sono quelle volte in cui proprio non ce la fai...

Vivi la giornata nell'attesa che finisca...
Annulli gli impegni perchè non hai voglia di nulla...
Cedi all'apatia perchè è più forte del coraggio...
Ti abbandoni a ciò che senti, anche se fa male...
Perdi tutta quella forza che credevi di avere...
Ti ritrovi sola con te stessa...
e non sei una buona compagnia...

...e poi... ti ritrovi immersa nelle tue lacrime,
incapace di arrestarle, ripensando a mille cose...
Pensi a tutto ciò che hai detto, fatto, creduto, sperato...
E devi renderti conto che nulla puoi contro il destino...

...e poi ti chiedi perchè...
Perchè questo cazzo di destino ha deciso che devi essere sola,
così tanto, così a lungo...

...e poi... speri che anche questa volta passi,
come tutte le altre, che passi in fretta e che il coraggio torni,
il coraggio di vivere senza poter condividere...

lunedì 28 maggio 2012

LA MIA SIGARETTA BRILLA ROSSA...

Ebbene sì, ci sono ricaduta,
sapevo che sarebbe potuto accadere,
sapevo cosa dovevo evitare perchè non succedesse,
ma mi sono lasciata trascinare,
ho preso alla leggera un semplice gesto,
ho voluto riprovare e... mi è piaciuto...
E così eccomi qui, con una sigaretta tra le dita,
la metto tra le labbra, aspiro quel fumo,
so che mi sto facendo del male ma,
in questo momento, mi va bene così...

Sono una testa calda, lo so...
Tanto determinata se decido di smettere,
altrettanto testarda se mi gira di ricominciare...

L'ho già fatto altre volte, so già com'è,
e so che non saranno i commenti negativi
a convincermi che sto facendo una cazzata,
non ne ho bisogno, perchè lo so già da me,
ma per ora va bene così...

Domani, un domani che prima o poi arriverà,
deciderò che non ne vale la pena,
ma lo farò da sola, non perchè me lo dicono,
perchè è così che vivo questa cosa...
Sbaglio da sola e da sola mi correggerò...
Che testa di.... Lo so!

domenica 29 aprile 2012

MESSAGGI SUBLIMINALI

Mi accingo a vivere un tranquillo weekend romagnolo in compagnia di mio cugino, pensando che è bello essere con lui ma sarebbe ancor più bello viverlo con un amore...
E all'improvviso eccolo lì, scritto su un muro...

"DOMANI CI SARO' ...
OGGI PENSA AL TUO...
SII FELICE"

E quella frase mi entra in testa e comincia a girare,
mi infonde una pace che da tempo non conoscevo,
i muscoli si rilassano, il viso si distende,
i pensieri cominciano a farsi sempre più leggeri...

E come per incanto... mi sento felice!

venerdì 20 aprile 2012

TRA SOGNO E REALTA'

Cercare di sostituire il pensiero negativo con quello positivo...
Cavoli, richiede davvero una gran fatica a volte!!!

"non pensare a ciò che NON vuoi, pensa a ciò che vuoi e immaginalo come se già l'avessi"
Già... ma se non ti ricordi più com'era averlo, come fai a immaginarlo?
Eppure si dice "Se puoi sognarlo, puoi farlo"...

Quindi tutto si racchiude in un unico grande problema...
Sono ancora capace di sognarlo????
La verità è che, presi dalla frenesia di questa vita,
molti di noi hanno smesso di sognare...
e io ne sono la prova tangibile...

Non ho smesso di desiderare, quello no,
ma non ricordo più quand'è stata l'ultima volta
che mi sono ritrovata a fantasticare su qualcosa...
Il più delle volte, quando mi capita, mi blocco,
faccio pressione su me stessa per smettere di farlo,
perchè sognare corrisponde a crearsi aspettative,
e quando le aspettative vengono deluse fa male,
forse ancor più del non sognare...

Ok, fai uno sforzo, prova a sognare..
Prenditi un pò di tempo e comincia a fantasticare...
Forse non accadrà nulla, ma se lo fai come si deve,
non è detto che tu non riesca a trarne piacere,
non è detto che, per quei dieci minuti o poco più,
non ti senta felice come se fosse vero...

Se non hai la realtà che vorresti,
createne una virtuale che sia cento volte meglio!

martedì 17 aprile 2012

LETTERA...

http://www.youtube.com/watch?v=xDTkhlYZ6xk
 
"...non capisco se mi fa più male il cuore o l'orgoglio ma... meglio il rimorso di averci provato che il rimpianto di non sapere cosa sarebbe stato..."
 
In queste semplici righe è racchiuso tutto l'uragano che in questo momento mi travolge...
 
Oggi è il giorno del BASTA... ma questa volta nero su bianco...
Forse oggi finiranno due anni di "purgatorio"... o forse semplicemente mi sentirò solo un pò più in pace con me stessa... o forse domani sarà uguale a ieri...
Ma almeno ci ho provato...


sabato 7 aprile 2012

SFOGO!

...vogliamo dirci la verità? E diciamocela...
Bella, bella... bella il cazzo!!!!

A cosa serve essere belle (anzi, carine, perchè io assolutamente non mi considero bella) se poi le persone che ti piacciono non ti vogliono, o se ti vogliono cercano solo sesso, e se non è solo per il sesso comunque si spaventano all'idea di una bella ragazza che ha anche un cervello?
Ma allora, fatemi capire, bisogna essere per forza o Antonella Elia o Rosi Bindi???
Non è possibile essere carine e allo stesso tempo intelligenti, piacenti ma allo stesso tempo dotate di carattere?
"Dovresti essere un pò più... gatta morta"...
Questo mi ha detto qualcuno... ma io la gatta morta non la so proprio fare, è davvero così grave?
Ma soprattutto, potrei anche fare un corso ma, se anche imparassi, dopo un pò non verrebbe comunque fuori chi sono veramente?
SONO UNA DONNA CON LE PALLE! E allora? Che problema c'è?

La verità? La verità è che non esistono più gli uomini con le palle, ecco qual'è il problema!
"Una come me spaventa.." dice una mia amica....
"Un uomo si sente sempre messo alla prova di fianco a te.." dice un mio amico...
"Gli uomini guardano le donne arrapanti, ma poi vogliono al loro fianco le verginelle, le suore..." dice il mio capo... (per poi cornificarle con quelle arrapanti, aggiungerei io).

Quindi non c'è speranza per me, giusto?
Sono carina, piacente, spiritosa, intelligente, intraprendente, indipendente... forse anche un pò arrapante...
Quindi il mio destino è non trovare l'amore ma solo chi mi vuol portare a letto?

Bene, rassegniamoci a questo destino, mi dico a volte...
Ma in realtà non ne sono capace... non sono capace di godermi una storia di solo sesso, non sono capace di far finta di essere chi non sono, non sono capace di non desiderare l'amore...
Quindi dovrei cambiare?

"Solo per te io cambierò pelle..." Già... solo per te... per te che vorrai conoscermi un pò più a fondo...
Perchè io non sono ciò che appaio, ma la vera me vien fuori solo con chi amo (amori, amici, parenti), ma ci vuol tempo per capirlo...

..e intanto il mio umore continua ad altalenare tra la speranza e la disillusione, tra il coraggio di andare avanti sempre e comunque e la voglia di mollare tutto e tutti, tra i sorrisi di un giorno e le lacrime della notte...

"..ma quando arriva la notte e resto sola con me, la testa parte e va in giro in cerca dei suoi perchè..."

lunedì 2 aprile 2012

LOOP!

"Il termine loop (ciclo in inglese) si riferisce in genere a qualcosa che,
dopo aver compiuto un'azione, torna allo stato iniziale e, solitamente,
ripete l'azione."

Ecco come si possono definire i miei pensieri, i miei momenti,
le sensazioni e le emozioni che mi attraversano.

Vivi ogni giorno cercando di costruire rapporti,
di rendere sempre più solidi quelli a cui tieni,
pensi, chiami, scrivi, doni piccole attenzioni...
Ma, regolarmente, dopo un pò ti rendi conto
che tu sei l'unica a fare tutto ciò...
Gli altri godono passivamente dei tuoi gesti,
attendono che sia sempre tu a fare qualcosa.
E se, per un motivo o per l'altro, tu smetti di fare...
il mondo intorno a te sembra fermarsi, sembra scomparire...

Ed è allora che quei pensieri ritornano:
"Ma io quanto conto davvero per queste persone?"
POCO... la risposta è POCO!

Allora smetti di fare, smetti di cercare,
di chiamare, di scrivere, di donare..
Ma non smetti di pensare...
E siccome per te queste persone invece
forse contano davvero qualcosa, ci riprovi...

Ricominci a pensare, chiamare, scrivere,
donare piccole attenzioni...
E speri che stavolta sia diverso...
Another loop...

domenica 25 marzo 2012

...MENTRE ASPETTO IL TUO RITORNO...

http://www.youtube.com/watch?v=0ZciKZ0w0iA


Ci provo, cerco di cancellarti, ti evito,
riempio la mia testa e le mie ore
affinchè possa non pensarti...
Ma, prepotente, tu ritorni...
Basta una canzone, una parola, un ricordo...
E come un fumatore in astinenza mi ritrovo
a dovermi controllare, trattenere dallo scriverti...
Ma sono più brava a smettere di fumare
piuttosto che smettere di volerti...
E così, anche oggi, è bastato un sms...

Ti aspetto, ti vivo, mi godo questi attimi,
e già so che domani soffrirò per la tua assenza,
so già che a farmi compagnia ci sarà solo
un pizzico di dolore e l'orgoglio ferito...

Ma sarebbe davvero più giusto non avere neanche quel poco?
A domani le domande, per oggi vivo ancora un pò...

venerdì 9 marzo 2012

ERIN BROCKOVICH - FORTE COME LA VERITA'

Erin:
Vuoi avere il mio numero?
George:
Assolutamente, sì.
Erin:
Quale numero vuoi?
George:
Tu hai più di un numero?
Erin:
Senti questo. Dieci: sono i mesi che ha la mia bambina.
George:
Hai una bambina?
Erin:
Già. E, oh, sei: sono gli anni che ha l'altra mia figlia.
Otto: è l'età di mio figlio.
Due: le volte che sono stata sposata e divorziata.
Sedici: sono i dollari che ho sul mio conto in banca.
555-8206: è il mio numero di telefono.
E dopo aver sentito tutti questi numeri, zero: è il numero delle volte che mi chiamerai.



"Visto che non ho cervello, nè esperienza legale, sono andata lì, ho distribuito 634 favori sessuali, 634 pompini in 5 giorni. In effetti sono un po' provata..."





Solo due piccoli estratti di quello che considero un grande film, un capolavoro capace di dimostrare che, se una persona vale tanto ed è in grado di dimostrarlo con i fatti, null'altro serve... cultura, ceto sociale, proprietà di linguaggio, abiti costosi, perbenismi... tutte cose superflue se messe davanti alla vera intelligenza!
Rivedere un film così ridona energia e sicurezza!

martedì 6 marzo 2012

BELLA STRONZA!

...E poi sai che succede?
Succede che quando pensi che tutto vada bene,
quando credi di aver raggiunto un certo equilibrio,
quando pensi che ciò che hai possa bastarti per essere serena,
quando ti concentri in ciò che fai e dai il massimo...
Lì arrivano le batoste...


Al lavoro ti riempiono di elogi, ma poi qualcuno
ti dice che sei brava ma che appari stronza...
Capisci? Tu ti sbatti, dedichi tutta te stessa a ciò che fai,
passi le tue giornate cercando di fare sempre meglio e...
sembri stronza perchè troppo determinata nel riuscire..


...ma non basta... esci con un amico...
amico per te.. ma non tu per lui...
e siccome non vuoi fare la stronza
cerchi di essere chiara, di tenere a freno le cose,
di non dare illusioni... e cosa passa?
Che forse un pò sei stronza...


...allora cominci a pensare a tutto ciò che ti circonda,
e ti chiedi se stai davvero facendo le scelte giuste...
E mentre cerchi di convincerti che, in fin dei conti,
se ciò che fai è in buona fede prima o poi verrai ricompensata...
proprio in quel momento ecco che arriva quel messaggio...


"Ehi sorellina, lo so che le cose con mio marito sembrava
non andassero bene ma.. ho una bella notizia...
sono di nuovo incinta, diventi zia per la seconda volta!"


Tu, a questo punto, dovresti essere felice,
gioire con lei, pensare che presto, in famiglia,
ci sarà un nuovo motivo di vita!


E invece... e invece sai che succede?
Succede che le lacrime cominciano a scorrere,
inarrestabili, irrefrenabili, i singhiozzi aumentano,
ti percuotono il petto, ti soffocano, ti sembra di non respirare,
una morsa ti stringe lo stomaco e ti viede da vomitare,
piangi... piangi... continui a piangere e non ti sai fermare...
E più pensi che dovresti essere felice
e più ti senti stronza a non esserlo...


Pensi al fatto che lei un figlio già ce l'ha,
che già fa fatica a seguire lui come dovrebbe,
che fino a ieri non riuscivano a badare a loro tre,
come pensano di poterlo fare in quattro?
Pensi che non sia giusto,
che tu abbia diritto quanto lei di essere felice,
di trovare l'amore, di avere una famiglia, dei figli...
E invece il destino sembra non essere d'accordo...


Ogni giorno preghi che i tuoi sogni,
quelli che coltivi da quando avevi 15 anni,
possano trasformarsi in realtà...
E ogni giorno, andando a dormire,
ti chiedi in cosa sbagli, perchè a te non accade,
ti fai mille domande e ti consoli con nuove speranze..


..e allora sai che succede?
Che il tuo equilibrio si sbriciola, che non stai già più bene,
che ti sembra che nulla possa cambiare,
che ricadi nella tristezza, nella disperazione,
che ti aggrappi ancora a quel poco che hai...
Ma sei consapevole che, nel profondo,
ti senti davvero una stronza...
ma che solo essendo tale potrai trovare la forza,
il coraggio, la determinazione per andare avanti,
per non farti inghiottire da questo nuovo baratro...

domenica 26 febbraio 2012

LE PAROLE DEI "GRANDI"

« La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto"» Charles Darwin

Ogni giorno, per un motivo o per l'altro, mi ritrovo a pensare a quanto questa "legge" sia applicabile a qualsiasi sfera della nostra vita.

Fino a due mesi fa passavo le mie giornate ad accontentarmi di un posto di lavoro che non sopportavo, non sentivo più alcuno stimolo a livello professionale, ero quasi arrivata al punto di credere di aver perso le mie capacità, di non essere più in grado di dimostrare il mio valore...
E credevo di non poter cambiare, perchè l'incombenza di un mutuo da pagare a fine mese faceva paura, e il posto fisso era una garanzia.

E invece eccomi qui, oggi, con un nuovo lavoro che mi impegna, mi stimola, mi gratifica, mi fa sentire capace e mi dà le riconoscenze che merito.
Non sarei sopravvissuta ancora a lungo nelle precedenti condizioni, stavo morendo dentro, mi stavo spegnendo... e qui la "legge" ha fatto il suo dovere, ha apportato in me una mutazione grazie alla quale, in contrasto con la mia natura sempre prudente e ponderante, ho tentato un colpo di testa e... ho fatto bene!

Steve Jobs nel suo famoso discorso ai laureandi dell'Università di Standfor disse:
"Il tempo che vi è dato è limitato; non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Cercate di non finire prigionieri del dogmatismo, che equivale a vivere in base ai principi di altri. Non permettete che il rumore delle opinioni altrui soffochi la voce che sale dal vostro Io. E ciò che più conta: abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito che già sanno, in una certa misura, cosa volete diventare davvero. Tutto il resto è secondario. Siate affamati, siate folli"

Ebbene, felice di essere stata folle, felice di avere ancora fame di sapere, di imparare, di dimostrare, di mettermi in gioco..

mercoledì 22 febbraio 2012

PER SEMPRE... (Nina Zilli)

Se un giorno tu tornassi da me dicendo che È stato un errore lasciarmi andare lontano lontano da te
Se un giorno tu parlassi di me dicendo che
Sono il tuo rimpianto e non riesci a dormire allora ti direi...

Stavolta sarebbe per sempre
Non importerebbe niente se le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta sia per sempre
Perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi torna la fame

Se un giorno tu sentissi che c'è qualcosa che
Non ti sai spiegare non ti lascia andare non chiedere a me
Neghi la verità, ora che non ti serve piangere
Puoi lasciarti cadere, dimenticare non basterà

Ma illudimi che sia per sempre
Non importerebbe niente se le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stasera non cedo a niente
Perché se perdo in amore perdo te
Che accendi il mondo per un istante e poi va via la luce

E so che è stupido pensarti diverso da ciò che sei realmente
Di quello che ho dato non ho avuto indietro neanche quel minimo
Per cui valga la pena di star male mentre affoghi nei tuoi errori
E cerco di capire l'irrefrenabile bisogno di cercare amore
In quel terreno che è fertile neanche a morire
E invece di morire ho imparato a respirare per sempre uh yeah

Le parole tue mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta non dirò niente perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi torna la fame.

domenica 12 febbraio 2012

RIASSUMENDO...

Mi credevate scomparsa? Sì, un po’ è così..
Ormai da un mese ho un nuovo lavoro che assorbe completamente il mio tempo, le mie energie, i miei pensieri… detta così sembra una cosa brutta, ma non lo è, per niente!!
Sono strafelice di questa nuova realtà, mi sento apprezzata, stimata, considerata, e tutto questo contribuisce a regalarmi gratificazioni e soddisfazioni, oltre a tanta voglia di lavorare e dimostrare ciò che valgo…
Tutto questo mi mancava, ormai erano anni che andare in ufficio per me significava “cercare il modo meno doloroso per arrivare a fine giornata, a fine settimana, a fine mese”… ebbene sì, non stavo vivendo, stavo sopravvivendo!
Ora tutto ha un sapore nuovo…

L’alzarsi la mattina e non vedere l’ora di essere in ufficio, ma non per questo correre per andarci perché tanto non ce n’è bisogno… sono finite le ansie da ritardo!
Le giornate che, seppur frenetiche a causa delle mille cose da fare, vengono vissute serenamente, con sorrisi, risate, piacevoli momenti di pausa caffè, un’atmosfera completamente diversa da quella di “austera severità mista a divieto di confidenza” che vigeva nell’altro posto.
Le pause pranzo, sempre in compagnia, sono diventate occasione di “convivialità” e di conoscenza delle persone con cui si lavora, e questo aiuta molto nel lavoro in team.
A fine giornata, sono gli impegni che ti aspettano fuori dal lavoro a farti chiudere baracca e burattini per scappar fuori, non più l’ansiosa voglia di scappare da un posto che ad ogni minuto che passa ti fa venire l’orticaria.

E poi, se vogliamo guardare un aspetto meno importante ma di gran rilevanza… non c’è più tempo per le cazzate, per stare su Facebook a farsi gli affari degli altri e a rendere partecipe gli altri dei tuoi, perché non senti più la necessità di riempire in qualche modo le giornate, perché le giornate sono già piene!

E quel pensiero fisso, la mancanza dell’amore, non è più così fisso… certo, ancora ci si pensa, ma non più con la bramosia di chi non ha altro da desiderare, bensì con la speranza che anche questo arrivi, ma solo a completare una vita che è già molto soddisfacente di suo…

Riassumendo...Ciò che intendo dire è che, finalmente, mi sento tanto soddisfatta di me che il resto è importante ma non essenziale, rientra ancora nei miei desideri ma non ne faccio una malattia, continua ad essere alimentato dalla speranza ma non dall’ansia.

Riassumendo... Ciò che intendo dire è che… ORA STO DAVVERO BENE!!!