domenica 11 aprile 2010

GLI UOMINI VENGONO DA MARTE, LE DONNE DA VENERE

Certo che è difficile, dopo una storia lunga e “particolare” come la mia, rientrare nel mondo dei single, delle conquiste, dei corteggiamenti, delle nuove conoscenze e degli approci…
E’ difficile imparare a rapportarsi a nuove persone, a nuovi caratteri, riuscire a capire che ciò che è stata una buona regola per 7 lunghi anni, ora non vale più niente con un’altra persona, pensare che la sicurezza e la tranquillità che caratterizzavano il rapporto di coppia non sono facili da ritrovare in una nuova storia.

Se in più ci aggiungiamo che uomini e donne sono davvero due universi paralleli e diversissimi che caratterialmente non si incontreranno mai, le cose si complicano ancora di più.

A questo proposito, su consiglio di un’amica, presa dallo sconforto del non riuscire a capire gesti ed atteggiamenti di questa nuova persona che frequento, decido di comprare un libro sulle problematiche di coppia che sta andando a ruba ormai da tempo: GLI UOMINI VENGONO DA MARTE LE DONNE DA VENERE.

Ho sempre pensato che non si potesse generalizzare rggruppando gli esseri umani in linee standard, che siccome ognuno di noi è diverso dall’altro non sarà mai possibile disegnare un cerchio per creare ed unire degli “insiemi”, come si faceva a scuola durante alcuni esercizi… ma di che materia erano poi questi esercizi??? Ve li ricordate?

Avevi su una pagina varie figure miste, che potevano essere di frutta, di oggetti, di pallini colorati, di mezzi di locomozione, e tu dovevi racchiudere con una linea quelli che rientravano nella stessa categoria, i cosiddetti “insiemi”… quindi limone, fragola, banana e mela insieme, oppure un autobus, una macchina e una bici, oppure ancora la sveglia, il pigiama e il letto…

Ma dovevi stare attenta, perché magari c’era un tranello… poteva anche essere che fragola, bici e pigiama facessero parte dello stesso insieme, solo perché tutti e tre di colore rosso..

Era tutto abbastanza semplice in quegli esercizi, bastava capire la logica e sapevi esattamente come tracciare la tua linea…

Ebbene, man mano che gli anni passano, caricandomi di esperienze, mi devo rendere conto che è vero, forse non è possibile generalizzare su tutte le persone, ma si possono creare vari “gruppi di insiemi”… e sono davvero poche le persone che ne rimangono fuori, non conformandosi agli stereotipi che purtroppo accomunano la maggioranza.

Ebbene, ho cominciato a leggere questo “saggio” sui rapporti di coppia, sull’essenza maschile e quella femminile, e ho dovuto cominciare ad ammettere che purtroppo è proprio così: gli uomini sono quasi tutti simili tra loro, e lo stesso discorso vale per le donne.

Ci sono atteggiamenti, azioni e reazioni, linee di pensiero (per le donne) e assoluta assenza di pensiero (per gli uomini) su vari argomenti, che sono facilmente uniformabili e che possono essere riconosciuti dagli uni e dalle altre con un minimo impegno, semplicemente pensando che siamo esseri che arrivano da pianeti diversi.

Ciò non vuol dire per forza accettare e tollerare queste diversità, ma almeno comprenderle.

Il problema è che, anche nel momento in cui riesci a metterti in quest’ottica di idee, non è detto che tu riesca o sia disposta ad agire come, secondo il libro, “sarebbe utile” per evitare problemi e dissapori.

Sono solo al quarto capitolo, ce ne sono circa tredici se non sbaglio, e ho già capito una cosa: per quanto mi renda conto di quanta verità sia nascosta tra quelle righe, non posso pensare di vivere la mia vita, il mio rapporto, una conoscenza, un amore, un rapporto sessuale, o qualsiasi altra cosa, pensando a tutto ciò che faccio o dico ed analizzando tutto ciò che viene fatto o detto.

Ho sempre pensato che la spontaneità debba essere alla base di qualsiasi rapporto, che sia sintomo anche di sincerità, di lealtà, perché se puoi permetterti di essere spontanea vuol dire che non hai nulla da nascondere.

Trovo stupido, ridicolo e infantile dover programmare delle strategie per conquistare e tener vicina una persona che ti interessa, anche se poi mi rendo conto che il più delle volte si è costretti a farlo, altrimenti sembra quasi che l’interesse e gli stimoli perdano subito valore.

Bèh, di certo c’è che continuerò a leggere questo libro, che cercherò di trarne i consigli migliori, che cercherò di ricordarmene quando qualcosa proprio non riuscirà a tornarmi nonostante mille ragionamenti “personali e soggettivi”…

Se poi, nonostante tutti gli sforzi, comunque le cose non gireranno, se comunque l’uomo che avrò di fronte non si farà comprendere, se non riuscirò a trovare una via per vivere spontaneamente un buon rapporto, bèh, allora comprerò un bel regalo a questa persona: UN BIGLIETTO DI SOLA ANDATA PER TORNARE SU MARTE!