venerdì 25 novembre 2011

CHI SI ACCONTENTA GODE... MA CHI GODE SI ACCONTENTA DI PIU'

Sono pochi i blog che leggo, amo leggere soprattutto quelli di persone che conosco, che posso capire, che mi possono dare spunti di riflessione... come oggi...
Si parla di "soddisfazione" e dell'essere o meno "una che si accontenta"...
Ed ecco lo spunto... io NON SONO una che si accontenta!

Pochi sono i punti cardine della mia vita:
il lavoro, l'amore, l'amicizia, la musica e... me stessa!

Il lavoro... bèh, non si può certo dire che mi accontenti...
lavoro da quando avevo 19 anni, ne ho 38, e in 19 anni di lavoro
(mamma come sono lontanta ancora dalla pensione) ho cambiato
ben 6 posti di lavoro, una media di circa un posto ogni 3 anni...
e sono sempre stata io ad andarmene, per un motivo o per l'altro!
La distanza da casa, lo stipendio, la soddisfazione personale,
il tipo di contratto, il rapporto con i colleghi o con i capi...
Ogni qualvolta qualcosa ha cominciato a "starmi stretto"
ho preso il coraggio a due mani e mi sono buttata in altro!

L'amore... io sono una che crede "nell'amore per tutta la vita"
e che prima di mettere la parola fine ad una relazione
deve essere certa che nulla può più salvarla...
Ma credo nell'amore felice, non in quello sofferto...
E quando ho capito che l'amore mi stava solo facendo male,
quando mi sono resa conto che il mio rapporto non funzionava,
quando ho cominciato a piangere più di quanto sorridessi,
nonostante il dolore e la volontà di salvare ciò in cui credevo
ho trovato il coraggio per dire basta e stare sola!

L'amicizia... Altro valore di estrema importanza per me...
Ma anche qui ho dovuto imparare a valutare, a scegliere,
a dare solo a chi davvero dimostra di meritare,
ho capito che nulla funziona come deve se è "a senso unico",
e per quanto faccia male perdere per strada le persone,
ho scelto di ridimensionare ciò che provavo per loro..
Non cancellare, attenzione, solo ridimensionare!

La musica... Quanta soddisfazione mi dà questa musica!!!
Ma giorno dopo giorno, serata dopo serata, canzone dopo canzone,
il rischio è che la musica si trasformi in "solo lavoro"
che diventi "sempre la stessa solfa" e che della sua magia
non rimanga altro che l'illusione di cantare per amore...
Non sarà così, lo prometto... ma promettere non basta,
bisogna far qualcosa perchè questo avvenga...
E così mi sono iscritta nuovamente a lezione di canto,
perchè non voglio accontentarmi di essere "una voce",
voglio tornare ad imparare come usare la mia voce!!!
Ma neanche questo mi basta, io voglio di più,
voglio diventare il tipo di cantante che ho sempre sognato...
è cominciata quindi stasera la serie di incontri e colloqui
per trovare la mia futura rock band!

E in ultimo parliamo di ME STESSA... Last but not list!
IO sono uno dei punti cardine più mportanti della mia vita!
Ho sempre sostenuto di non sentirmi completa da sola,
di avere bisogno di qualcuno al mio fianco per essere felice,
e forse un pò è vero, avrei davvero bisogno di un amore
per essere completamente felice...
Ma ci sono giorni in cui riesco a vedere le cose con più chiarezza,
con più lucidità forse, ed è in quei giorni che acquisto nuove consapevolezze...
eccone una: non avere qualcuno non vuol dire dover essere infelici,
vuol dire al massimo dover trovare la felicità in qualcos'altro...
E allora mi sono detta: cosa ti farebbe felice? Cosa ti piacerebbe fare?
E una delle risposte è: viaggiare!
Voglio vedere posti mai visti, voglio rivedere posti già visti ma dimenticati,
voglio sentirmi libera di muovermi, e voglio sentire che essere soli non
è assolutamente un limite a questo desiderio.
E quindi si comincia... questo weekend vado a Roma... da sola!
Bèh, certo, lì conosco qualcuno, quindi sola sola non sarò,
ma dovrò imparare che dormire in una stanza d'albergo
senza un fidanzato al proprio fianco non è da sfigati, anzi,
è da amanti della vita, dell'avventura, di sè stessi!

IO MI AMO e ho intenzione di dimostrare a me stessa
e al mondo intero che IO NON MI ACCONTENTO!

domenica 20 novembre 2011

CONFUSA E... INFELICE...

A volte mi chiedo se la gente che ti circonda
si rende conto di quanto alcune domande
possano far male, possano riaprire ferite dolorose.
Sono quasi certa che l'intento non sia quello,
ma a volte basterebbe un pò più di sensibilità
per capire cosa bisognerebbe evitare..

E invece eccoli lì, tutti stretti intorno a me,
quasi fossi una specie di attrazione da circo...
Ci si vede raramente, solo in occasioni speciali,
ed ogni volta le domande sono le stesse:
- "Ti sei sposata?"  No
- "Non hai figli?"   No
- "Ma cosa aspetti?"   Niente, non è capitato
- "Ma vorresti?"   Certo, e non sapete quanto

..e poi la stoccata finale "Eh ma se non metti la testa a posto!!!"

Cosa vuol dire "mettere la testa a posto"?

Avere un lavoro stabile, avere una casa e sudare duramente
mantenerla, gestire in piena autonomia tutto ciò che di
burocratico e amministrativo si presenta, saper badare alla
casa, saper cucinare, saper combinare mille impegni...
Questo non è "avere la testa a posto"?

Dovrei smettere di cantare? E' questo che non va?
Già, perchè quale uomo vorrebbe accanto a sè una cantante?
Sempre vestita "carinamente", sempre curata e "piacente",
sempre "allegra e ammiccante" perchè è ciò che il ruolo le impone...
Quale uomo correrebbe il rischio di morir di gelosia
pur di stare con una donna che, per quanto seria,
fa un lavoro così frivolo ed esposto a troppa gente?

Poi ti guardi intorno... tutti gli amici di infanzia sono lì,
sposati, con figli, alcuni un pò ingrassati, altri sciapiti,
pochi di loro sono attenti a ciò che indossano
o se la tinta andrebbe ritoccata e le sopraciglia sistemate..
Ma ognuno di loro innalza, come fosse un trofeo,
la mano adornata di fede, o il biberon del loro bimbo...

E tu ti chiedi... sono davvero io quella sbagliata?
O per poter aver ciò che tanto desidero
devo saper rinunciare a ciò che sono,
a ciò che amo fare e che mi dà gioia,
ad una personalità spiccata e interessante?

Se fossi davanti ad un bivio, non so cosa sceglierei...
So solo che, come spesso accade in queste situazioni,
mi sono sentita fuori posto e, ancor più del solito,
ho sentito la mancanza del "mondo che vorrei"..

sabato 19 novembre 2011

E RITORNO DA TE....

Ancora... dopo quasi due anni... sempre...
Provo ad uscire, a conoscere, a frequentare,
a dare occasioni a gente nuova ma...
ognuna mi convince che solo tu hai ciò che cerco...
Ma sarà poi vero? O è solo il gusto della sfida,
l'eterno ricercare ciò che non puoi avere?

Non lo so... so solo che ogni volta ritorno da te...
E so che ogni volta mi piaci sempre più...
Questo è un rischio, è pericoloso,
ma non posso farne a meno,
non posso farti a meno!

E continuo a sperare che forse, un giorno,
con il passare del tempo tu possa cambiare idea..
E intanto, piuttosto che la mediocrità del nuovo,
mi godo le emozioni di una sera col passato,
cosciente che, ad  ogni mio ritorno,
farà sempre un pò più male vederti andar via..

sabato 12 novembre 2011

LUI O LUI???

Cavoli che periodo frenetico per questo cuore!!!!
Mi rendo conto di attraversare molteplici fasi, alcune di totale apatia, altre di vivaci frequentazioni, altre ancora di stronzissimo civettamento, altre ancora di assoluto rifiuto..
Ecco, adesso sono nella fase: il mio corpo è con lui ma la mia testa è lì con te.

Ebbene sì, sempre lui, sempre il solito ritorno di fiamma che, a tratti, si ripropone regalandomi sporadiche serate fini a sé stesse in cui tutto sembra perfetto… si parla, si ride, si gioca, ci si provoca, si fa del buon sesso, ci si coccola, ci si prende in giro e si rigioca…
Poi però, finita la serata, tutto torna ad essere come prima.. lui scompare, non si fa più sentire, non risponde ad un banale sms.. io ricomincio a chiedermi se vale la pena concedersi quell’unico istante di piacere per poi tornare a sentirne la mancanza nella quotidianità…
Bèh, la conclusione è SI’ NE VALE LA PENA!
Perché, per quanto poco duri, è un momento di assoluta serenità, una breve favola consumata in una sera ma capace di regalare nuovi sogni!

Poi c’è la testa che, da un po’ di tempo a questa parte, gira e girella da una persona all’altra, da una situazione strana ad una apparentemente promettente, da un semplice “è simpatico” ad un “chissà cosa c’è dietro”… ma gira che ti rigira si sofferma sempre lì..

Sarà che lo vedo almeno due sere a settimana, nel locale in cui lavoro, e quindi la certezza di avere qualche minuto di “approccio” porta a pensarci sempre più spesso… sarà che quando penso di vederlo mi sento come una ragazzina del liceo che aspetta che quel compagno tanto carino si accorga di lei… sarà che le frasi, le allusioni, i piccoli input spiritosi, portano a sperare che qualcosa possa nascere davvero… sarà che, vuoi perché è maledettamente carino, vuoi perché ha l’età giusta ma nello stesso tempo è un tipo giovanile, vuoi che le “sensazioni a pelle” provocano brividi piacevoli, vuoi che è anche un bravo ragazzo… fatto sta che la curiosità cresce, la voglia di conoscerlo più a fondo aumenta giorno dopo giorno!
E finalmente ieri è successo! Ce n’è voluta per trovare l’appiglio, ma finalmente ci siamo visti al di fuori del locale e… quanto imbarazzo, quante risate, quante frasi tra le righe… ma anche quanta voglia di stare insieme!
E poi quel bacio… dolce, morbido, sensuale… e quegli occhi azzurri che mi scrutano e si accendono di una luce fino ad ora a me sconosciuta in quegli occhi…
Chissà se ci sarà un seguito, chissà se questa volta durerà un po’ di più, il tempo di conoscersi davvero, il tempo di capire chi siamo e cosa possiamo diventare…

Le premesse sono buone, ora… non ci resta che sperare!

domenica 6 novembre 2011

CONTA L'ETA' CHE CONTA...

Di ritorno da una serata in compagnia dei soliti amici,
penso e rifletto sugli argomenti affrontati che,
guarda caso, vanno a toccare alcuni episodi che,
a loro insaputa, di recente mi riguardano da vicino.

L'argomento è: storie d'amore e differenze d'età!
Può una persona innamorarsi di qualcuno
di vent'anni più piccolo/a?
La razionalità porterebbe a rispondere: NO!
Ma scherziamo? La maturità, la testa, gli obiettivi,
i desideri, il modo di divertirsi... tutto cambia
quando la differenza d'età è così ampia!

E forse è vero ma.... facciamo un esempio...
Metti che tu sei una single di circa 40 anni
ma con un carattere e un aspetto molto giovanili,
che non sei mai stata sposata e non hai figli.
Metti che lui è un ventenne che, per varie situazioni
che possono essere familiari o caratteriali,
risulta essere più maturo di un altro possibile
ragazzo della sua età.
Metti che vi trovate in una situazione in cui,
vuoi per lavoro, vuoi per una passione comune,
vi vedete e siete a contatto per qualche ora
con una frequenza abbastanza assidua.
O metti che, come le nuove tecnologie impongono,
lui ti contatta su Facebook e comincia a scriverti,
e scrivendosi emerge che vi trovate davvero bene
in tante, tantissime cose...

Ebbene, se tutti questi presupposti esistessero,
cosa vieterebbe ad un amore di nascere?
Perchè una storia di questo tipo non dovrebbe funzionare?

Eppure, siamo talmente stereotipati nelle nostre ideologie,
siamo talmente bigotti e condizionati dal bigottismo altrui,
che probabilmente mai permetteremmo a noi stessi
di farci prendere da una storia del genere, quasi certamente
metteremmo dei paletti e cercheremmo di arginare il nostro
interesse per questa persona, fino forse a farlo appassire.

E fu così che una possibile storia d'amore morì soffocata
ancor prima di poter dimostrare di quanta vita era capace!

Quante volte, nonostante siamo alla ricerca continua,
o quanto meno in continua attesa, del grande amore
ci ritroviamo a stilare una lista dei pro e dei contro,
dei pregi e dei difetti, delle possibilità o meno
che una storia possa funzionare?

Io ne sono la prova più diretta...
Dopo quasi due anni e mezzo di singletudine,
dopo aver valutato e scartato varie persone,
dopo aver quasi dimenticato alcune possibilità,
incontro una persona che mi prende tantissimo ma...
Rientra in quella categoria che non pensavo
potesse tornare ad interessarmi, che credevo fosse
un singolo episodio (lungo ma unico) nella mia vita,
che non credevo potesse colpirmi ancora...
Ma questo è il meno perchè.... MI PIACE!
Dal momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati
qualcosa in me è scattato, come una molla,
e tutte le mie remore a riguardo sarebbero crollate ma...
c'è qualcosa su cui proprio non si può sorvolare...
Ha ventun'anni!!!

Ebbene, forse sono bigotta, forse stupida,
forse mi starò precludendo una possibilità
di vivere una storia che potrebbe essere felice,
forse sto solo difendendo entrambe da una
quasi certa delusione o da un fallimento...
Forse Forse Forse....
Non so se è giusto o no ma.. non posso...
Ha ventun'anni!