sabato 26 giugno 2010

SIGNORA FANTASIA

Sempre più spesso mi sorprendo a chiedermi se sono sicura di aver scelto il lavoro giusto...
No, non parlo di quello della cantante, per quello sono sicura che è il tipo di lavoro che mi si addice nel mio piccolo, vuoi per le doti canore che per le capacità di intrattenimento…
Parlo del mio lavoro principale, quello di contabile… ho sempre pensato di essere nata per fare quel lavoro; da buona nativa della vergine sono quadrata, precisa, pignola, attenta, tutte caratteristiche che in un lavoro d’ufficio, soprattutto nel campo contabile, sono indispensabili… e infatti devo ammettere di riuscire bene in ciò che faccio.
Ma ultimamente, sempre più frequentemente, nasce e cresce in me la consapevolezza che io non sono solo la vergine pignola, sono anche la vergine creativa, e anche questo mi riesce abbastanza bene, oltre a regalarmi tanta soddisfazione.
Nella mia precedente relazione mi ero convinta che la mente artistica e creativa fosse quella della mia dolce metà, pur dovendo riconoscere che ogni qualvolta fosse necessario scrivere testi, lettere, poesie o cose simili chi ci si metteva ero sempre io.
Ebbene, nell’ultimo anno ho avuto più volte dimostrazione che, in realtà, io SONO creativa e, seppure non si può togliere la stessa credenziale al mio ex amore, mi ero molto sottovalutata…

Ecco una delle mie ultime creazioni, che riporto su questo blog perché mi piace l’idea un giorno di rileggere il frutto della mia fantasia, ma anche perché chissà, forse un giorno potrebbe servire da spunto anche a chi mi legge…

Tutto nasce da un invito all’addio al nubilato di una ragazza (Elena) che conosco marginalmente (vista forse 2/3 volte), amica delle persone che frequento in questo periodo.
Già mi chiedo cosa c’entro io in questa “festa” non conoscendola poi così bene, ma la Gè insiste talmente tanto che decido di partecipare… un’occasione in più per fare qualcosa di diverso dal solito.
Parlando con la Gè, che si è improvvisata organizzatrice di questo evento, vien fuori che ha pensato a dove andare (di giorno in piscina a Salice Terme e la sera aperitivo alla Spiaggia di Salice, locale all’aperto molto carino) ma non ha pensato a nulla che potesse vivacizzare e rendere diverso questo giorno per la futura sposa.
Quindi, da presenza passiva quale dovevo essere, mi ritrovo a organizzare attivamente gli intrattenimenti.
Mi ingegno, cerco in internet degli spunti, penso a giochi e frasi che possano non urtare la sensibilità di una persona che, in fin dei conti, neanche conosco, e alla fine ne tiro fuori qualcosa di buono… ma ve lo racconto strada facendo.

La giornata parte come previsto alle piscine di Salice, ma la sfortuna si è accanita contro di noi, infatti alle 15 ha cominciato a piovere e non ha più smesso… quindi pomeriggio rovinato e rovinata anche l’idea del locale all’aperto.
Pensa e ripensa abbiamo optato per tornare a Milano e andare a fare l’aperitivo in un locale in zona Navigli, ma anche lì buco nell’acqua, il locale era pressoché vuoto e quindi la festa risultava un pochino spenta.
Abbiamo approfittato della tranquillità del locale per far aprire il regalo di addio al nubilato alla sposa…
Ma si può consegnare un regalo senza biglietto? No, ecco perché ho dovuto ideare in fretta e furia qualcosa di carino sulle poche basi che avevo: Il regalo consisteva in un completino intimo azzurro e bianco, e avevamo un biglietto bianco in una busta rossa…

Ecco cosa ne è uscito:


“Una busta rossa come il colore della passione che mai deve mancare in un rapporto a due..
Un biglietto bianco, il colore che simboleggia il candore e il rispetto, prerogative essenziali per il vero amore…
Queste parole scritte con l’inchiostro nero, così come ti appariranno i momenti difficili che inevitabilmente incontrerete…
Un regalo dai riflessi del cielo, lo stesso cielo che speriamo guarderete insieme con amore e ottimismo…
Molti sono gli ingredienti necessari per un buon matrimonio…
Ti auguriamo che nessuno di essi possa mai mancare, e che la vostra unione sia un piatto degno dei migliori chef e, allo stesso tempo, il più bel affresco dipinto da grandi pittori.”

Risultato: lacrime di commozione della sposa e i complimenti sottovoce delle amiche  :-)

A quel punto bisogna far qualcosa per far ricordare questo giorno alla festeggiata, e lì partono le mie idee, unite al lavoro della Gè… Lei aveva preparato un velo di tulle arancione che abbiamo fatto indossare a Elena (la sposa) e un gonnellino dello stesso tessuto a cui io avevo attaccato tanti palloncini colorati… in ogni palloncino c’era un biglietto, in ogni biglietto un regalo o una penitenza..

Partiamo dal locale in cui eravamo e ci avviamo verso il Naviglio Pavese.. una volta arrivate nel pieno della movida milanese le avremmo fatto scoppiare i palloncini ma… non contenta, sfido la sposa e le prometto che, in ogni locale che avremmo incontrato, le avrei fatto offrire un chupito quindi, ad ogni chupito un palloncino.
Il bello è che, faccia tosta come sono, davvero sono riuscita a convincere tutti i locali a non far pagare nulla alla sposa, e in alcuni posti non abbiamo pagato neanche noi…

Si parte con il primo chupito, e di conseguenza il primo palloncino e, un chupito dopo l’altro, ve li svelo tutti:

“Con l’età, lo si capisce,
La bellezza prima o poi sfiorisce
Tu non devi rassegnarti
Ma cercare di curarti
Anche in questo ti aiutiamo
E un regalo ti facciamo
Questa è solo un pensierino
Che doniamo al tuo visino”
… in questo caso il regalo era una seduta di bellezza in un centro estetico..
 
“Ora che stai per sposarti
Di noi non dovrai dimenticarti
E per farti ricordare
Uno scatto dovrai fare
Con le amiche di caciare”
… questa è semplice, una bella foto con le amiche… mentre chupitano naturalmente!!!

“Con le amiche serve onestà
Ed ecco il gioco della verità
Se sinceramente risponderai
Nessun rischio correrai
Se al contrario rifiuterai
Di certo pegno pagherai
Orsù dunque, donne curiose
Fate domande maliziose”
… avete idea di cosa voglia dire andare in giro per i Navigli facendo le domande più strane e l’imbarazzo della sposa nel dover rispondere?

“Anche se sarai una moglie
Non dovrai scordar le voglie
E per farti desiderare
C’è il buon gusto da indossare
Te ne diamo noi la prova
Cerca, cerca… chi cerca trova!”
… e così, cercando cercando, ha trovato un regalino: un provocante perizoma!

“Ogni giorno va ricordato
Che il buon sesso va praticato
Anche il gesto più normale
Può far “sollevar il morale”
Quindi bevi, bevi molto,
quando il tappo tu avrai tolto
qualche suono provocante
sarà un ottimo eccitante”
…un altro dono, un apribottiglie che, all’atto di stappare, comincia ad emettere gemiti altamente erotici…

“Ora dimostra le tue doti artistiche
Lanciandoti in danze folcloristiche
Con intorno le tue amiche festanti
Ed i loro balletti esilaranti”
… e all’interno di un locale facciamo alzare la musica a palla e tutte si lanciano in balli scatenati…

“Ma sei proprio sicura di volerti sposare
E questo rapporto suggellare?
Se il matrimonio è la tomba del sesso
Meglio godersi un ultimo amplesso
Quindi per farlo un po’ eccitare
Un seximessaggio dovrai registrare“
… non è stato un gran successo, devo ammetterlo, la sposa in quel momento, con tutto l’alcool che aveva in corpo, era tutto fuorchè sexi!!!
 
“Hai trovato un regalino
Ma è finito in un taschino
Cerca, cerca tra la gente
Questo dono irriverente
E poi quando avrai trovato
Dacci prova del tuo fiato”
… dopo aver palpeggiato tutte le amiche (le abbiamo risparmiato di cercare tra gli avventori dei locali) finalmente Elena trova il suo regalo: un fischietto in terracotta dalla forma inequivocabile…

“Già da tempo dura questa convivenza
E di varietà di uomini devi far senza
Quindi oggi dovrai rifarti
E con 5 fusti dilettarti
Cinque baci differenti
In posizioni inesistenti
Resta in posa qualche istante
Per una foto esilarante”
… bèh, di fusti in giro ce n’erano ben pochi, ci siamo dovute accontentare di ciò che si trovava, ma anche questa operazione è riuscita alla grande…

Ed eccoci arrivate all’ultimo palloncino, in un certo senso il più esilarante:
“Se di peggio non vuoi affrontare
Una canzone dovrai cantare
Con le parole che noi ti diamo
Canterai “Sarà perché ti amo”
… e questo è stato il testo della canzone che, dopo aver cantato una prima volta, è diventato l’inno della serata per tutta la strada di ritorno verso le macchine…

“Che confusione, sarà che ho festeggiato
Con voi insieme, l’addio al mio nubilato
Tra pochi giorni sarò una mogliettina
Ma cosa cambia, io non sarò mai GINA!

E se mi sposo che fa, poi tanto che cambierà,
e se mi sposo con lui, un altro non l’avrò mai,
e se l’amore qui c’è,
non servirà nessun altro, non serve cercarlo
lui è sempre con me

Ma dopo tutto, che cosa c’è di strano,
è un matrimonio, l’anello in una mano,
ma se per caso dovessero mancare
le amiche care io so dove trovare

E se mi sposo che fa, poi tanto che cambierà,
lo farò sempre con lui, vedrai che vuoi che sia mai,
e se un po’ mi mancherà,
basta che penso alle amiche, che sono delle fiche
e che lo fanno per me.”

Alla fine del giro, la sposa non si reggeva quasi in piedi, era piegata dal ridere fino ad arrivare alle lacrime e tutte noi non eravamo messe molto meglio…
Avevamo salvato la festa, Elena si era divertita tantissimo e da tutte è stato considerato uno degli addii al nubilato più belli e divertenti che avessero mai visto… immaginate la mia soddisfazione?

Siamo arrivate al giorno del matrimonio, che sarà domani, io non sono tra gli invitati, giustamente visto che ci si conosce così poco, ma anche in questo caso una piccola parte di me sarà presente perché anche in questa festa ci sarà il mio zampino.
La Gè voleva organizzare una caccia al tesoro per gli sposi ma non aveva fantasia né su come impostarla, né su come dare gli indizi, né tanto meno su cosa far trovare come regalo finale.
Allora mi ha chiamata e… la mia idea è quella di far trovare come tesoro un quaderno in cui gli invitati, durante il pranzo, scriveranno un pensiero agli sposi, così un giorno, oltre all’album delle foto, potranno rileggere anche i pensieri di chi gli vuole bene.

Ed ecco gli indizi con tanto di introduzione e morale finale:

"Nella vita, ormai lo dovreste sapere,
bisogna sudare se si vuole ottenere,
l’importante è non arrendersi alla prima difficoltà,
andare avanti insieme, con fiducia e caparbietà,
e cercare di trovare in ogni cosa il lato divertente
così da gustarsi non solo l’arrivo ma anche il durante.
Questa è la prova di quanto abbiamo detto,
bisogna trovare il regalo perfetto,
un tesoro è nascosto al vostro sguardo
ma lo troverete se arriverete al traguardo,
ora iniziate questa caccia al tesoro divertente
cercando gli indizi e aprendo la mente.
Cercate la prima indicazione
là dove è nata questa canzone
Fate cantare anche gli invitati
in questo coro di assetati:
VORREI CANTARE INSIEME A VOI IN MAGICA ARMONIA
AUGURI COCA COLA E POI, UN CORO IN COMPAGNIA
CANTA INSIEME A NOI…"
…Logicamente il prossimo indizio si trova dove c’è una Coca Cola…

"Avete trovato il secondo indizio
Ma questo non è che l’inizio
La prossima tappa vi porterà
Dove c’era questa pubblicità:
LUISA, INIZIA PRESTO, FINISCE PRESTO
E DI SOLITO NON PULISCE IL………………"
… ve la ricordavate? Dai, dai, di corsa in bagno a cercare il terzo indizio…

"Eccovi ad un’altra indicazione
Ma bisogna pensare con attenzione
Quando piccini si pensava all’amore
Si usava spulciare un povero fiore
M’AMA… NON M’AMA… M’AMA… NON M’AMA…
Cercate tra i fiori dei vostri invitati
Quello a cui i petali venivan strappati…"
… i tavoli degli invitati portano i nomi dei fiori… quindi al tavolo Margherita il prossimo indizio…

"Sempre di fiori si parla ma attenti
Non più di quelli dei parenti
All’aria aperta dovrete andare
E un’altra pubblicità analizzare
Così dicevano quelle parole
SE QUALCUNO RUBA UN FIORE PER TE
SOTTO SOTTO C’E’……
Ma siccome i tempi sono cambiati
Anche i profumi si sono evoluti
Provate a seguire un sentiero di essenze
Gustando il piacere di quelle fragranze"
… un sentiero di profumi porterà all’ultimo indizio e all’epilogo…

"Ora che i sensi avete appagato
Bisogna trovare il tesoro annunciato
Gira e rigira dopo tanto vagare
All’inizio dovrete tornare
Molte volte ci troviamo a pensare
Quanto è difficile poterlo trovare
Ma non ci si accorge, poveri sciocchi,
che il tesoro è proprio sotto i nostri occhi.
Quindi tornate dove tutto è partito
E pensate al percorso che vi ha divertito
Ma non dimenticate che un’altra cosa conta
L’affetto della gente che vi circonda!"
… e proprio sul loro tavolo troveranno il quaderno con le dediche…

Ora, buona buona, aspetto che domani tutto si compia, e speriamo che anche stavolta sia un successo e di aver donato altri momenti di gioia e divertimento a questi sposi…
Io intanto continuo a pensare al mio lavoro, a ciò che faccio e ciò che mi piacerebbe fare… e intanto mi firmo su questo post SIGNORA FANTASIA…

martedì 22 giugno 2010

UN GIORNO DA DIMENTICARE

Oggi è uno di quei giorni in cui sento più forte la voglia di sparire,
e la sensazione peggiore è che, se anche lo facessi,
probabilmente nessuno se ne accorgerebbe.
E' uno di quei giorni in cui sento l'inutilità di chi sono,
come quel detto "Tutti sono utili, nessuno è indispensabile",
con la differenza che non mi sento nemmeno tanto utile.
Oggi è uno di quei giorni in cui sento il peso della non considerazione...
Ci sono mille motivi per cui chi ti circonda, amici, conoscenti, parenti,
potrebbe non considerarti, probabilmente alcuni di quei motivi sono anche molto validi,
altri magari un pò meno, ma ognuno ha i propri e vanno rispettati...
Eppure mi chiedo cosa costa rispondere ad un messaggio, ad una mail,
o meglio ancora scrivere un messaggio o una mail quando,
è palese, si è letto che non è un buon giorno per me.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi chiedo perchè io,
se anche presa da mille problemi e preoccupazioni,
ci sono sempre per tutti, e sacrifico me per gli altri,
se poi quando sono io ad aver bisogno, anche solo di un gesto,
di una parola, nessuno muove un passo, troppo preso da sè.
Oggi è uno di quei giorni in cui mi rendo conto che, forse,
il mio essere sempre presente non paga...

E, proprio oggi, mi risuonano in testa mille frasi, mille parole...
"Mi davi troppe certezze, e forse io nella certezza non ci sto poi così bene"
"Forse se mi avessi tradito almeno una volta ora ti amerei ancora"
"Per lei, quella nuova, ha perso la testa e accetta le cose più impensabili"
ed ancora... "L'amicizia con te non è facile, sei impegnativa"
"Questo è ciò che posso darti, se non ti basta vuol dire che il nostro modo di vedere l'amicizia non è compatibile"
"Non voglio sentirmi dire ciò che pensi se mi fa male, anche se è vero"

...parole che confermano che, il fatto che tu ci sia sempre,
non per forza è considerato un pregio... a volte diventa quasi un difetto..
...il fatto che tu sia sincera a volte diventa scomodo...

Oggi è uno di quei giorni in cui tutto ciò che mi passa per la testa è un pensiero che fa male...
E' uno di quei giorni che spero passi in fretta... un giorno da dimenticare!

lunedì 21 giugno 2010

LE AMICHE

Le amiche passano giorni al telefono
e in cuffia ascoltano la stessa musica
le amiche girano le sere in macchina
poi si nascondono in fondo a un cinema
e intanto aspettano di vivere
ed un ragazzo che non c'è …
le amiche credono nell'amicizia e sono come te.

Le amiche scrivono diari e lettere
sono convinte che la vita è inutile
le amiche si amano però si invidiano
gelose e ambigue spesso si tradiscono
le amiche sono tutte vergini
e di cattive non ce n'è….
le amiche lasciano nell'aria
un buon odore come te.

Che ogni volta che passi mi piaci di più
ma non esci mai sola ma che schiavitù!
Apri il cuore per me quanto amore che c'è
dentro di te ….. dentro di te!

Le amiche passano l'estate a Rimini
con le famiglie e coi fratelli piccoli
le amiche nude le sirene pallide
con i ragazzi permalose e timide
quanti segreti e sogni dentro al letto
e si consolano da se….
le amiche aspettano che arrivi il bacio e sono come te.

Che ogni volta mi guardi e mi piaci di più
vieni sola stanotte lo vuoi anche tu!
Apri il cuore per me quanto amore che c'è
Dentro di te …..dentro di te!

Le amiche ancora amiche dopo un grande amore
se non si perdono è perché…
le amiche credono nell'amicizia e sono come te.
Le amiche vere quelle come te.

sabato 19 giugno 2010

UN VIAGGIO INASPETTATO… PROSSIMA FERMATA INFERNO!

Chi mi conosce sa quanto per me siano importanti le amicizie, quanto valore dia alle persone e quanto io sia convinta che, di qualsiasi rapporto si parli, le dimostrazioni, i gesti, i fatti siano importanti, molto più di qualsiasi parola possa essere pronunciata.
E siccome non mi è mai piaciuto il detto “Predicare bene e razzolare male”, istintivamente sono portata a dimostrare, ogni volta ve ne sia l’occasione, l’affetto, la stima, l’amore che provo per le persone di cui mi circondo, quelle che, in un modo o nell’altro, hanno occupato e occupano un posto importante nel mio cuore.

Ed è proprio quello che mi è successo settimana scorsa, quando sono stata presa da un impulso irrefrenabile di donare gioia a degli amici per me importantissimi..

Erano giorni ormai che sulla mia Home in FB comparivano pubblicità e promozioni di uno spettacolo teatrale i cui protagonisti sono Marco e Luca, due persone ormai insostituibili nella mia vita, ognuno a proprio modo presenti in momenti topici del mio ieri e del mio oggi, ed erano giorni che, ad ogni vista di quei loro link, provavo il forte dispiacere di non poter essere presente alla prima di questo spettacolo che sentivo per loro così importante.
Già l’anno prima avevo presenziato alla prima di un loro spettacolo “Lo spettacolo spettacolare” ovvero la reinterpretazione del Moulin Rouge, ma lì avevo avuto la possibilità di prendere mezza giornata di permesso al lavoro, il che aveva alleggerito molto lo sbattimento del viaggio.
Ah già, non ho precisato un piccolo dettaglio… lo spettacolo tanto pubblicizzato si tiene a Livorno! E per di più in un giorno infrasettimanale, per l’esattezza giovedì 10 giugno…

Giusto il giorno prima del debutto, mercoledì, in uno dei tanti link, riportante la locandina della commedia teatrale, leggo i commenti di alcune persone, tra cui una ragazza che promette che ci sarà, dicendo “Guardate in 6° fila, io sarò lì” …
Con dispiacere sempre crescente anche io aggiungo un commento: “Io purtroppo non potrò essere presente, lo sapete, ma vi penserò talmente forte che sarà come se fossi lì in prima fila ad applaudirvi”.
Dopo solo pochi secondi la classica casellina rossa delle notifiche mi avvisa che Marco ha commentato quel link.. leggo “No Patty, in prima fila no, i miei affetti più grandi sono in quarta fila, quindi sarà lì che ti immaginerò, di fianco a mia mamma e mio fratello”.
Potete anche solo immaginare la stretta al cuore e il magone che mi ha invasa in quel momento?

Ed è stato lì che ho preso una decisione, forse pazza ma ormai irreversibile: IO SAREI ANDATA A LIVORNO A VEDERE QUELLO SPETTACOLO!

Unico problema che frenava la mia determinazione era la consapevolezza di non essere in grado di fare da sola un viaggio così lungo, in una sola serata, senza correre il rischio di addormentarmi in macchina..

Per fortuna non sono l’unica pazza a questo mondo!!!
Pensa e ripensa, all’una di notte della sera precedente lo spettacolo, ho avuto la brillante idea di mandare un messaggio ad un amico: “Mauro, andiamo a Livorno domani sera?” … Risposta: “Che cazzo andiamo a fare a Livorno? Comunque va bene!”
Ahahahahah… In quel momento non avevo parole, esiste qualcuno messo peggio di me!!! Io avevo almeno due buone motivazioni, Marco e Luca, per affrontare un viaggio simile in una sola sera, ma lui?

Bèh, colgo la palla al balzo e decido, la sera dopo si sarebbe partiti per questa folle avventura!
Subito mi metto in azione e incarico due amici di trovarmi i biglietti per lo spettacolo e, una volta avuta la conferma, trovo una scusa al mio capo per uscire dall'ufficio un’ora prima del previsto.

Partenza alle 18.50 da Locate Triulzi… avremmo dovuto partire alle 17.30, ma figuriamoci se la sfiga non mi si accaniva contro, e così ho trovato tutti i possibili impedimenti che si possano immaginare… ma nulla ormai poteva fermarmi!
Un viaggio inizialmente imbarazzato per me, del resto per quanto conosca Mauro da anni non abbiamo mai condiviso molto, se non qualche serata al karaoke o con amici… ma ben presto uno strano clima di confidenza mi ha avvolta e, parlando di ex, di sesso, di viaggi, di noi, di amici, quei 300 Km sono volati… alle 21.28 il mio pilota parcheggiava la sua auto davanti al Teatro 4 Mori di Livorno… Mitico Mauro!!! Non avrei mai creduto ce la potessimo fare!!

Entriamo, incontriamo subito Marco (no, non l’attore, il suo moroso) che ci accoglie, bellissimo come sempre, con un sorriso che già di per sé mi stava ripagando di quelle prime fatiche…
Lo salutiamo e subito dopo corro a quella famosa 4° fila a salutare la Gabri e Davide, ovvero la mamma e il fratello di Marco, che felicissimi mi abbracciano.. “Non potevo mancare” dico loro, e la Gabri risponde “Perché sei un’Amica vera!”
Altra gratificazione per quella mia pazzia!

Si abbassano le luci e lo spettacolo ha inizio…



PROSSIMA FERMATA INFERNO

Lo spettacolo è un’ironica rivisitazione della Divina Commedia di Dante Alighieri, vista in una chiave di modernità, con l’evoluzione della tecnologia, nonché dei linguaggi e le consuetudini dei personaggi che, arrivando da ogni parte d’Italia, approdano, chi per un motivo chi per l’altro, all’Inferno e devono passare al vaglio di Caronte (Marco) che smisterà e dirigerà le anime nei vari gironi, senza prima pensare un pochino ai propri interessi “carnali” e passionali, stando però attento a non farsi scoprire dalla sua bellissima compagna, La Morte!!
In questo Inferno approda anche Lucia (Stefy), finita lì perché suicida per amore, che viene però presa sotto l’ala protettiva di Jack (Luca), segretario nonché esecutore delle decisioni di Caronte, e verrà indirizzata verso la presa di coscienza del suo errore, fino a darle la possibilità di tornare tra i vivi.
A fare da contorno a questi personaggi le bellissime Cenerine (tra cui Vale) che riempiono le scene con le loro danze.
Divertentissima la "sciura", milanese improvvisata (Sara), nonché l’eccentrica toscana (Silvia), per non parlare degli interventi del povero Dante che, talmente ha incasinato la sua Divina Commedia tra Inferno, Purgatorio e Paradiso e i rispettivi gironi, che ormai da tempo vaga smarrito con il cartello “La mi son perso”.


Luci, scenografie, musiche e danze mi rapiscono fin da subito, un sorriso ebete mi si stampa sul viso e una sensazione di adrenalinica soddisfazione mi pervade…
Alla fine dello spettacolo, tra applausi, acclamazioni del pubblico, le nostre standing ovation, mi sono sentita orgogliosissima di quegli attori sul palco che posso vantare tra i miei migliori amici.

Si riaccendono le luci e la gente pian piano abbandona il teatro, e noi con loro.
Una volta fuori attendiamo che gli attori escano dai camerini… il primo a comparire è stato Luca al quale sono corsa subito incontro e che mi ha stretta in un bell’abbraccio, anche se, ad essere sincera, sentivo una certa freddezza, data sicuramente dalla tensione dello spettacolo, del resto lui è sempre stato un pò "primadonna" :-)

Ma il momento più bello e gratificante è stato quando, uscendo dai camerini, Marco mi ha vista e sul suo viso si è dipinta un’espressione di gioioso stupore che gli è rimasto per tutto il resto del tempo che siamo stati insieme..



Dopo gli abbracci, i baci, i ringraziamenti e di nuovo gli abbracci, si è dovuto allontanare per salutare altre persone, ma era bellissimo vederlo girare tra la gente, salutare e ricevere i complimenti e poi voltarsi verso di me, guardarmi felice e tornare a riabbracciarmi ancora… l’avrà fatto almeno 3 o 4 volte e io ridevo come una scema contentissima di avergli regalato tanta gioia!

Era ormai mezzanotte, il viaggio di ritorno ci aspettava, anche perché al mattino dopo entrambi lavoravamo, ma, giusto per concludere i gesti folli, ci siamo lasciati convincere ad andare a mangiare una pizza con tutta la compagnia, il Gruppo Ikaro…
Pizza veloce, foto, chiacchiere, ancora ringraziamenti, qualche pettegolezzo e… ci tocca ripartire..

Arrivo alle 4.00 del mattino a Locate, e io a casa alle 4.30…
Punto la sveglia del mio Nokia che sadicamente mi informa che mi rimangono 2 ore e 55 minuti da dormire, un’occhiata veloce a FB e un messaggio sul mio stato per imprimere quell'esperienza e poi pronta per la nanna, ma l’euforia era stata così forte che ho fatto fatica ad addormentarmi e quando finalmente ci sono riuscita è suonata la sveglia… Nooooooooooooo!!!!

Strano a dirsi ma avevo addosso ancora tanta di quell’adrenalina, tanta di quella soddisfazione e felicità per il regalo che ero riuscita a fare a quelle persone per me speciali, che affrontare la giornata non mi è pesato affatto.
Ho vissuto ogni ora con il ricordo di quella serata così particolare e, pensando e ripensando, sono giunta alla conclusione che ho ragione io: l’amicizia, come qualsiasi altro rapporto, va coltivata, va nutrita con gesti d’amore.. solo così potrai essere sempre fiera dei rapporti che hai costruito e potrai essere certa che quegli amici, vicini o lontani, tra alti e bassi, sentendosi tutti i giorni o una volta al mese, nel momento in cui più ne avrai bisogno per te ci saranno sempre e di te porteranno sempre dei bellissimi ricordi.

Un ultimo scorcio da Fb… Il giorno dopo Luca mi ha scritto:
“Grazie perché passando dell’Inferno sei riuscita a regalarci un pezzetto di Paradiso”

Vi amo amici!

mercoledì 16 giugno 2010

TEMPO SENZA TEMPO

Il tempo non basta, me ne serve di più,
mi serve un giorno di 30 ore,
perchè se conto i doveri, il lavoro, la casa, le serate,
non resta il tempo per tutto ciò che di bello amo fare,
compreso questo blog che ultimamente trascuro.

Il tempo non basta, ed io mi rendo conto che,
se dedico del tempo a ciò che più amo
sono costretta a trascurare ciò di cui ho bisogno,
e questa sera ho bisogno di dormire...

Prometto di tornare, di lasciarmi raccontare,
ma oggi proprio no...
E intanto che io scrivo, il tempo passa,
continua a passare, inesorabile e inarrestabile,
ricordandomi, seppur non ci voglia pensare,
che il tempo scorre e che non basta..