sabato 26 giugno 2010

SIGNORA FANTASIA

Sempre più spesso mi sorprendo a chiedermi se sono sicura di aver scelto il lavoro giusto...
No, non parlo di quello della cantante, per quello sono sicura che è il tipo di lavoro che mi si addice nel mio piccolo, vuoi per le doti canore che per le capacità di intrattenimento…
Parlo del mio lavoro principale, quello di contabile… ho sempre pensato di essere nata per fare quel lavoro; da buona nativa della vergine sono quadrata, precisa, pignola, attenta, tutte caratteristiche che in un lavoro d’ufficio, soprattutto nel campo contabile, sono indispensabili… e infatti devo ammettere di riuscire bene in ciò che faccio.
Ma ultimamente, sempre più frequentemente, nasce e cresce in me la consapevolezza che io non sono solo la vergine pignola, sono anche la vergine creativa, e anche questo mi riesce abbastanza bene, oltre a regalarmi tanta soddisfazione.
Nella mia precedente relazione mi ero convinta che la mente artistica e creativa fosse quella della mia dolce metà, pur dovendo riconoscere che ogni qualvolta fosse necessario scrivere testi, lettere, poesie o cose simili chi ci si metteva ero sempre io.
Ebbene, nell’ultimo anno ho avuto più volte dimostrazione che, in realtà, io SONO creativa e, seppure non si può togliere la stessa credenziale al mio ex amore, mi ero molto sottovalutata…

Ecco una delle mie ultime creazioni, che riporto su questo blog perché mi piace l’idea un giorno di rileggere il frutto della mia fantasia, ma anche perché chissà, forse un giorno potrebbe servire da spunto anche a chi mi legge…

Tutto nasce da un invito all’addio al nubilato di una ragazza (Elena) che conosco marginalmente (vista forse 2/3 volte), amica delle persone che frequento in questo periodo.
Già mi chiedo cosa c’entro io in questa “festa” non conoscendola poi così bene, ma la Gè insiste talmente tanto che decido di partecipare… un’occasione in più per fare qualcosa di diverso dal solito.
Parlando con la Gè, che si è improvvisata organizzatrice di questo evento, vien fuori che ha pensato a dove andare (di giorno in piscina a Salice Terme e la sera aperitivo alla Spiaggia di Salice, locale all’aperto molto carino) ma non ha pensato a nulla che potesse vivacizzare e rendere diverso questo giorno per la futura sposa.
Quindi, da presenza passiva quale dovevo essere, mi ritrovo a organizzare attivamente gli intrattenimenti.
Mi ingegno, cerco in internet degli spunti, penso a giochi e frasi che possano non urtare la sensibilità di una persona che, in fin dei conti, neanche conosco, e alla fine ne tiro fuori qualcosa di buono… ma ve lo racconto strada facendo.

La giornata parte come previsto alle piscine di Salice, ma la sfortuna si è accanita contro di noi, infatti alle 15 ha cominciato a piovere e non ha più smesso… quindi pomeriggio rovinato e rovinata anche l’idea del locale all’aperto.
Pensa e ripensa abbiamo optato per tornare a Milano e andare a fare l’aperitivo in un locale in zona Navigli, ma anche lì buco nell’acqua, il locale era pressoché vuoto e quindi la festa risultava un pochino spenta.
Abbiamo approfittato della tranquillità del locale per far aprire il regalo di addio al nubilato alla sposa…
Ma si può consegnare un regalo senza biglietto? No, ecco perché ho dovuto ideare in fretta e furia qualcosa di carino sulle poche basi che avevo: Il regalo consisteva in un completino intimo azzurro e bianco, e avevamo un biglietto bianco in una busta rossa…

Ecco cosa ne è uscito:


“Una busta rossa come il colore della passione che mai deve mancare in un rapporto a due..
Un biglietto bianco, il colore che simboleggia il candore e il rispetto, prerogative essenziali per il vero amore…
Queste parole scritte con l’inchiostro nero, così come ti appariranno i momenti difficili che inevitabilmente incontrerete…
Un regalo dai riflessi del cielo, lo stesso cielo che speriamo guarderete insieme con amore e ottimismo…
Molti sono gli ingredienti necessari per un buon matrimonio…
Ti auguriamo che nessuno di essi possa mai mancare, e che la vostra unione sia un piatto degno dei migliori chef e, allo stesso tempo, il più bel affresco dipinto da grandi pittori.”

Risultato: lacrime di commozione della sposa e i complimenti sottovoce delle amiche  :-)

A quel punto bisogna far qualcosa per far ricordare questo giorno alla festeggiata, e lì partono le mie idee, unite al lavoro della Gè… Lei aveva preparato un velo di tulle arancione che abbiamo fatto indossare a Elena (la sposa) e un gonnellino dello stesso tessuto a cui io avevo attaccato tanti palloncini colorati… in ogni palloncino c’era un biglietto, in ogni biglietto un regalo o una penitenza..

Partiamo dal locale in cui eravamo e ci avviamo verso il Naviglio Pavese.. una volta arrivate nel pieno della movida milanese le avremmo fatto scoppiare i palloncini ma… non contenta, sfido la sposa e le prometto che, in ogni locale che avremmo incontrato, le avrei fatto offrire un chupito quindi, ad ogni chupito un palloncino.
Il bello è che, faccia tosta come sono, davvero sono riuscita a convincere tutti i locali a non far pagare nulla alla sposa, e in alcuni posti non abbiamo pagato neanche noi…

Si parte con il primo chupito, e di conseguenza il primo palloncino e, un chupito dopo l’altro, ve li svelo tutti:

“Con l’età, lo si capisce,
La bellezza prima o poi sfiorisce
Tu non devi rassegnarti
Ma cercare di curarti
Anche in questo ti aiutiamo
E un regalo ti facciamo
Questa è solo un pensierino
Che doniamo al tuo visino”
… in questo caso il regalo era una seduta di bellezza in un centro estetico..
 
“Ora che stai per sposarti
Di noi non dovrai dimenticarti
E per farti ricordare
Uno scatto dovrai fare
Con le amiche di caciare”
… questa è semplice, una bella foto con le amiche… mentre chupitano naturalmente!!!

“Con le amiche serve onestà
Ed ecco il gioco della verità
Se sinceramente risponderai
Nessun rischio correrai
Se al contrario rifiuterai
Di certo pegno pagherai
Orsù dunque, donne curiose
Fate domande maliziose”
… avete idea di cosa voglia dire andare in giro per i Navigli facendo le domande più strane e l’imbarazzo della sposa nel dover rispondere?

“Anche se sarai una moglie
Non dovrai scordar le voglie
E per farti desiderare
C’è il buon gusto da indossare
Te ne diamo noi la prova
Cerca, cerca… chi cerca trova!”
… e così, cercando cercando, ha trovato un regalino: un provocante perizoma!

“Ogni giorno va ricordato
Che il buon sesso va praticato
Anche il gesto più normale
Può far “sollevar il morale”
Quindi bevi, bevi molto,
quando il tappo tu avrai tolto
qualche suono provocante
sarà un ottimo eccitante”
…un altro dono, un apribottiglie che, all’atto di stappare, comincia ad emettere gemiti altamente erotici…

“Ora dimostra le tue doti artistiche
Lanciandoti in danze folcloristiche
Con intorno le tue amiche festanti
Ed i loro balletti esilaranti”
… e all’interno di un locale facciamo alzare la musica a palla e tutte si lanciano in balli scatenati…

“Ma sei proprio sicura di volerti sposare
E questo rapporto suggellare?
Se il matrimonio è la tomba del sesso
Meglio godersi un ultimo amplesso
Quindi per farlo un po’ eccitare
Un seximessaggio dovrai registrare“
… non è stato un gran successo, devo ammetterlo, la sposa in quel momento, con tutto l’alcool che aveva in corpo, era tutto fuorchè sexi!!!
 
“Hai trovato un regalino
Ma è finito in un taschino
Cerca, cerca tra la gente
Questo dono irriverente
E poi quando avrai trovato
Dacci prova del tuo fiato”
… dopo aver palpeggiato tutte le amiche (le abbiamo risparmiato di cercare tra gli avventori dei locali) finalmente Elena trova il suo regalo: un fischietto in terracotta dalla forma inequivocabile…

“Già da tempo dura questa convivenza
E di varietà di uomini devi far senza
Quindi oggi dovrai rifarti
E con 5 fusti dilettarti
Cinque baci differenti
In posizioni inesistenti
Resta in posa qualche istante
Per una foto esilarante”
… bèh, di fusti in giro ce n’erano ben pochi, ci siamo dovute accontentare di ciò che si trovava, ma anche questa operazione è riuscita alla grande…

Ed eccoci arrivate all’ultimo palloncino, in un certo senso il più esilarante:
“Se di peggio non vuoi affrontare
Una canzone dovrai cantare
Con le parole che noi ti diamo
Canterai “Sarà perché ti amo”
… e questo è stato il testo della canzone che, dopo aver cantato una prima volta, è diventato l’inno della serata per tutta la strada di ritorno verso le macchine…

“Che confusione, sarà che ho festeggiato
Con voi insieme, l’addio al mio nubilato
Tra pochi giorni sarò una mogliettina
Ma cosa cambia, io non sarò mai GINA!

E se mi sposo che fa, poi tanto che cambierà,
e se mi sposo con lui, un altro non l’avrò mai,
e se l’amore qui c’è,
non servirà nessun altro, non serve cercarlo
lui è sempre con me

Ma dopo tutto, che cosa c’è di strano,
è un matrimonio, l’anello in una mano,
ma se per caso dovessero mancare
le amiche care io so dove trovare

E se mi sposo che fa, poi tanto che cambierà,
lo farò sempre con lui, vedrai che vuoi che sia mai,
e se un po’ mi mancherà,
basta che penso alle amiche, che sono delle fiche
e che lo fanno per me.”

Alla fine del giro, la sposa non si reggeva quasi in piedi, era piegata dal ridere fino ad arrivare alle lacrime e tutte noi non eravamo messe molto meglio…
Avevamo salvato la festa, Elena si era divertita tantissimo e da tutte è stato considerato uno degli addii al nubilato più belli e divertenti che avessero mai visto… immaginate la mia soddisfazione?

Siamo arrivate al giorno del matrimonio, che sarà domani, io non sono tra gli invitati, giustamente visto che ci si conosce così poco, ma anche in questo caso una piccola parte di me sarà presente perché anche in questa festa ci sarà il mio zampino.
La Gè voleva organizzare una caccia al tesoro per gli sposi ma non aveva fantasia né su come impostarla, né su come dare gli indizi, né tanto meno su cosa far trovare come regalo finale.
Allora mi ha chiamata e… la mia idea è quella di far trovare come tesoro un quaderno in cui gli invitati, durante il pranzo, scriveranno un pensiero agli sposi, così un giorno, oltre all’album delle foto, potranno rileggere anche i pensieri di chi gli vuole bene.

Ed ecco gli indizi con tanto di introduzione e morale finale:

"Nella vita, ormai lo dovreste sapere,
bisogna sudare se si vuole ottenere,
l’importante è non arrendersi alla prima difficoltà,
andare avanti insieme, con fiducia e caparbietà,
e cercare di trovare in ogni cosa il lato divertente
così da gustarsi non solo l’arrivo ma anche il durante.
Questa è la prova di quanto abbiamo detto,
bisogna trovare il regalo perfetto,
un tesoro è nascosto al vostro sguardo
ma lo troverete se arriverete al traguardo,
ora iniziate questa caccia al tesoro divertente
cercando gli indizi e aprendo la mente.
Cercate la prima indicazione
là dove è nata questa canzone
Fate cantare anche gli invitati
in questo coro di assetati:
VORREI CANTARE INSIEME A VOI IN MAGICA ARMONIA
AUGURI COCA COLA E POI, UN CORO IN COMPAGNIA
CANTA INSIEME A NOI…"
…Logicamente il prossimo indizio si trova dove c’è una Coca Cola…

"Avete trovato il secondo indizio
Ma questo non è che l’inizio
La prossima tappa vi porterà
Dove c’era questa pubblicità:
LUISA, INIZIA PRESTO, FINISCE PRESTO
E DI SOLITO NON PULISCE IL………………"
… ve la ricordavate? Dai, dai, di corsa in bagno a cercare il terzo indizio…

"Eccovi ad un’altra indicazione
Ma bisogna pensare con attenzione
Quando piccini si pensava all’amore
Si usava spulciare un povero fiore
M’AMA… NON M’AMA… M’AMA… NON M’AMA…
Cercate tra i fiori dei vostri invitati
Quello a cui i petali venivan strappati…"
… i tavoli degli invitati portano i nomi dei fiori… quindi al tavolo Margherita il prossimo indizio…

"Sempre di fiori si parla ma attenti
Non più di quelli dei parenti
All’aria aperta dovrete andare
E un’altra pubblicità analizzare
Così dicevano quelle parole
SE QUALCUNO RUBA UN FIORE PER TE
SOTTO SOTTO C’E’……
Ma siccome i tempi sono cambiati
Anche i profumi si sono evoluti
Provate a seguire un sentiero di essenze
Gustando il piacere di quelle fragranze"
… un sentiero di profumi porterà all’ultimo indizio e all’epilogo…

"Ora che i sensi avete appagato
Bisogna trovare il tesoro annunciato
Gira e rigira dopo tanto vagare
All’inizio dovrete tornare
Molte volte ci troviamo a pensare
Quanto è difficile poterlo trovare
Ma non ci si accorge, poveri sciocchi,
che il tesoro è proprio sotto i nostri occhi.
Quindi tornate dove tutto è partito
E pensate al percorso che vi ha divertito
Ma non dimenticate che un’altra cosa conta
L’affetto della gente che vi circonda!"
… e proprio sul loro tavolo troveranno il quaderno con le dediche…

Ora, buona buona, aspetto che domani tutto si compia, e speriamo che anche stavolta sia un successo e di aver donato altri momenti di gioia e divertimento a questi sposi…
Io intanto continuo a pensare al mio lavoro, a ciò che faccio e ciò che mi piacerebbe fare… e intanto mi firmo su questo post SIGNORA FANTASIA…

1 commento:

  1. Sai a volte viene da pensare che quello che facciamo come lavoro non ha senso se non per i soldi che ci da... Questo ovviamente lo rende molto triste però in fondo un pò tutti siamo come super man o mary poppins che dir si voglia perchè possiamo mascherarci della più noiosa normalità per otto ore al giorno ma alla fine ritorniamo eroi che nonostante tutto cercano e regalano sorrisi in un mondo triste.

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