domenica 26 febbraio 2012

LE PAROLE DEI "GRANDI"

« La conservazione delle differenze e variazioni individuali favorevoli e la distruzione di quelle nocive sono state da me chiamate "selezione naturale" o "sopravvivenza del più adatto"» Charles Darwin

Ogni giorno, per un motivo o per l'altro, mi ritrovo a pensare a quanto questa "legge" sia applicabile a qualsiasi sfera della nostra vita.

Fino a due mesi fa passavo le mie giornate ad accontentarmi di un posto di lavoro che non sopportavo, non sentivo più alcuno stimolo a livello professionale, ero quasi arrivata al punto di credere di aver perso le mie capacità, di non essere più in grado di dimostrare il mio valore...
E credevo di non poter cambiare, perchè l'incombenza di un mutuo da pagare a fine mese faceva paura, e il posto fisso era una garanzia.

E invece eccomi qui, oggi, con un nuovo lavoro che mi impegna, mi stimola, mi gratifica, mi fa sentire capace e mi dà le riconoscenze che merito.
Non sarei sopravvissuta ancora a lungo nelle precedenti condizioni, stavo morendo dentro, mi stavo spegnendo... e qui la "legge" ha fatto il suo dovere, ha apportato in me una mutazione grazie alla quale, in contrasto con la mia natura sempre prudente e ponderante, ho tentato un colpo di testa e... ho fatto bene!

Steve Jobs nel suo famoso discorso ai laureandi dell'Università di Standfor disse:
"Il tempo che vi è dato è limitato; non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Cercate di non finire prigionieri del dogmatismo, che equivale a vivere in base ai principi di altri. Non permettete che il rumore delle opinioni altrui soffochi la voce che sale dal vostro Io. E ciò che più conta: abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito che già sanno, in una certa misura, cosa volete diventare davvero. Tutto il resto è secondario. Siate affamati, siate folli"

Ebbene, felice di essere stata folle, felice di avere ancora fame di sapere, di imparare, di dimostrare, di mettermi in gioco..

mercoledì 22 febbraio 2012

PER SEMPRE... (Nina Zilli)

Se un giorno tu tornassi da me dicendo che È stato un errore lasciarmi andare lontano lontano da te
Se un giorno tu parlassi di me dicendo che
Sono il tuo rimpianto e non riesci a dormire allora ti direi...

Stavolta sarebbe per sempre
Non importerebbe niente se le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta sia per sempre
Perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi torna la fame

Se un giorno tu sentissi che c'è qualcosa che
Non ti sai spiegare non ti lascia andare non chiedere a me
Neghi la verità, ora che non ti serve piangere
Puoi lasciarti cadere, dimenticare non basterà

Ma illudimi che sia per sempre
Non importerebbe niente se le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stasera non cedo a niente
Perché se perdo in amore perdo te
Che accendi il mondo per un istante e poi va via la luce

E so che è stupido pensarti diverso da ciò che sei realmente
Di quello che ho dato non ho avuto indietro neanche quel minimo
Per cui valga la pena di star male mentre affoghi nei tuoi errori
E cerco di capire l'irrefrenabile bisogno di cercare amore
In quel terreno che è fertile neanche a morire
E invece di morire ho imparato a respirare per sempre uh yeah

Le parole tue mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta non dirò niente perché l'orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi torna la fame.

domenica 12 febbraio 2012

RIASSUMENDO...

Mi credevate scomparsa? Sì, un po’ è così..
Ormai da un mese ho un nuovo lavoro che assorbe completamente il mio tempo, le mie energie, i miei pensieri… detta così sembra una cosa brutta, ma non lo è, per niente!!
Sono strafelice di questa nuova realtà, mi sento apprezzata, stimata, considerata, e tutto questo contribuisce a regalarmi gratificazioni e soddisfazioni, oltre a tanta voglia di lavorare e dimostrare ciò che valgo…
Tutto questo mi mancava, ormai erano anni che andare in ufficio per me significava “cercare il modo meno doloroso per arrivare a fine giornata, a fine settimana, a fine mese”… ebbene sì, non stavo vivendo, stavo sopravvivendo!
Ora tutto ha un sapore nuovo…

L’alzarsi la mattina e non vedere l’ora di essere in ufficio, ma non per questo correre per andarci perché tanto non ce n’è bisogno… sono finite le ansie da ritardo!
Le giornate che, seppur frenetiche a causa delle mille cose da fare, vengono vissute serenamente, con sorrisi, risate, piacevoli momenti di pausa caffè, un’atmosfera completamente diversa da quella di “austera severità mista a divieto di confidenza” che vigeva nell’altro posto.
Le pause pranzo, sempre in compagnia, sono diventate occasione di “convivialità” e di conoscenza delle persone con cui si lavora, e questo aiuta molto nel lavoro in team.
A fine giornata, sono gli impegni che ti aspettano fuori dal lavoro a farti chiudere baracca e burattini per scappar fuori, non più l’ansiosa voglia di scappare da un posto che ad ogni minuto che passa ti fa venire l’orticaria.

E poi, se vogliamo guardare un aspetto meno importante ma di gran rilevanza… non c’è più tempo per le cazzate, per stare su Facebook a farsi gli affari degli altri e a rendere partecipe gli altri dei tuoi, perché non senti più la necessità di riempire in qualche modo le giornate, perché le giornate sono già piene!

E quel pensiero fisso, la mancanza dell’amore, non è più così fisso… certo, ancora ci si pensa, ma non più con la bramosia di chi non ha altro da desiderare, bensì con la speranza che anche questo arrivi, ma solo a completare una vita che è già molto soddisfacente di suo…

Riassumendo...Ciò che intendo dire è che, finalmente, mi sento tanto soddisfatta di me che il resto è importante ma non essenziale, rientra ancora nei miei desideri ma non ne faccio una malattia, continua ad essere alimentato dalla speranza ma non dall’ansia.

Riassumendo... Ciò che intendo dire è che… ORA STO DAVVERO BENE!!!