martedì 26 febbraio 2013

FUORI!!!!

No, non ce la faccio,è davvero troppo difficile!
Un conto è condividere spazio, luoghi, tempo, oggetti in un'esperienza come il Cammino di Santiago, dove in realtà tutto è lasciato un pò al caso, dove nulla ha una rilevanza così personale, dove gli oggetti e gli spazi non sono i tuoi..

Tutt'altro è condividere la mia casa, quella per cui da anni faccio immensi sacrifici, quella per cui ho rinunciato a una vita più "leggera" pur di tenermela, quella per cui mi sono privata di cene e aperitivi mondani pur di riuscire a pagarne il mutuo... un conto è condividere i miei oggetti, piccoli o grandi che siano:  piatti, pentole, lavastoviglie, divano, tv, bagno...
Non è come pensavo, il Cammino ti dà delle lezioni, e a volte sono anche paragonabili a qualche frangente della vita reale, ma non ti insegna a vivere DAVVERO, perchè la vita reale è totalmente diversa da quella che vivi in Cammino!

Una persona sconosciuta entra nella tua casa e, senza sapere nulla di te, pretende di infilarsi nelle tue abitudini, di stravolgerle mettendo in primo piano le proprie, facendo crollare quelle poche certezze che ti eri costruita.
O forse non è il problema di chi entra e si "catapulta" con la sua realtà nella tua, forse il problema è che nella tua realtà, quella disegnata a tua immagine e somiglianza, la sua stona completamente!

Bèh, poco importa quale sia la causa, l'effetto è senza dubbio disastroso, quindi non resta che prendere una decisione: Fuori! 
Fuori dal mio mondo di regole e progetti, fuori dal mio castello di carte da gioco, fuori da quel piccolo spazio che mi fa sentire IO, fuori dal mio giardino di breve ma necessaria solitudine... Fuori da casa mia!

giovedì 21 febbraio 2013

FIUMI DI PAROLE

...entro in quella stanza, forse un pò troppo asettica, più di quanto mi aspettassi almeno..
Mi siedo, quasi imbarazzata, cerco con lo sguardo qualcosa che mi faccia sentire a mio agio, ma senza risultati...
A quel punto alzo gli occhi e il mio sguardo si perde in quello di chi mi sta di fronte, uno sguardo dolce, comprensivo, disponibile, aperto... senza bisogno che io dicessi nulla quegli occhi mi avevano già donato quello di cui avevo bisogno in quel momento..
Una piccola esortazione, cerco le parole, faccio fatica a trovarne... tutto mi sembra futile, io mi sento futile!
Sono qui ad esporre un problema che forse non è un vero problema, quando là fuori c'è gente che di problemi veri ne ha da vendere!
Di nuovo quello sguardo mi accarezza, mi rassicura, mi spinge a parlare.. ed ecco che, detta la prima parola, un fiume di colpo straripa: esperienze, emozioni, sensazioni, dolori, dubbi, rancori, speranze, paure, illusioni, delusioni, doveri, sensi di colpa, autocritiche, sprazzi di autostima, ancora dolori... lacrime... e lacrime... e ancora lacrime...

Esco da quella stanza, dopo solo un'ora, e mi sento stanca, svuotata, privata di ogni energia..
Ma finalmente forse qualcosa si è mosso, qualcosa ha bussato a quel muro che, quantomeno, è stato identificato, ora so che c'è davvero, ora so che sarà dura capire che farne, ma che prima o poi, con un pò di aiuto, capirò come abbatterlo, o come dipingerlo...

Ci sono lunghe e profonde ferite e cuciture in questo cuore rattoppato, bisogna trovare il modo di risanarle, di farle cicatrizzare affinchè rimangano sì un ricordo ma smettano di far male.

venerdì 1 febbraio 2013

HAI UN MOMENTO DIO?

Aiuto aiuto aiuto... e in cambio??? Niente, se non calci in faccia!
Come si fa ad aiutare chi non è in grado di aiutare sè stesso, chi non accetta critiche e consigli, chi si nasconde davanti ad un "Sono fatto così"?
Costruisco muri, cercando di renderli solidi, dò una bella imbiancata per nascondere i difetti del passato, comincio anche a pensare a qualche quadro per abbellirli... ma tutto crolla al primo soffio di vento se non ci sono le fondamenta..
Rinuncio ad una vita che, per quanto povera, era la mia, per essere catapultata in una realtà che non mi appartiene, che non mi sono costruita, cercata... e alla fine mi devo chiedere "Perchè? Ne valeva la pena?"
E arrivo ad un punto dove le forze vengono a mancare, dove sento di non poter fare molto di più, e comincio a chiedermi se non è il caso di mollare, di darmi per sconfitta..

Gratitudine.. una parola sconosciuta ai più..
Umiltà... senza la quale nulla può essere migliorato..
Coscienza.. quella che manca a chi più dovrebbe averne..
Impotenza.. l'unica cosa che al momento riesco ancora a sentire..

Tre anni ad occuparmi degli altri.. e io? Quando farò qualcosa per me, per la mia vita?
Neanche di questo sono capace, di mandare tutti a fanculo e pensare un poco a me..

Prego prego prego... ma chi? Per cosa?
Come faccio ad avere fede in un Dio che dà a chi non se lo merita, a chi non è capace di accettare, di rendersi conto che ciò che ha ricevuto è un bene prezioso e come tale va trattato, come faccio a credere che questo Dio è buono e giusto???
Sto bestemmiando? No, sto solo facendomi delle domande a cui, purtroppo, i fatti danno risposte che non mi piace vedere e sentire perchè ritengo ingiuste..

Chi ha il pane non ha i denti.. quante volte l'ho già detto, scritto, pensato...
E allora perchè non mi dimostri che non è così? Perchè non mi dai un pezzo di pane da addentare.. 
E, scusami se sono immodesta, ma sono quasi certa che, se anche mi cadessero tutti i denti, io troverei il modo per mangiarlo quel pane, per gustarmelo, per gioire di averne ricevuto almeno un pò..

Piango piango piango... ma questo non cambia le cose, non le ha cambiate fino ad ora..
Ma almeno sfogo questa rabbia, questo dolore, questa mancanza enorme che mi fa star male..
Perchè, se il detto "Aiutati che Dio ti aiuta" non può essere vero, se non è vero che "Dio vede e provvede", non mi resta che piangere e, da sola, come sempre, asciugare le mie stesse lacrime..

"Hai un momento Dio? No perchè sono qua, insomma ci sarei anch'io.."