giovedì 21 febbraio 2013

FIUMI DI PAROLE

...entro in quella stanza, forse un pò troppo asettica, più di quanto mi aspettassi almeno..
Mi siedo, quasi imbarazzata, cerco con lo sguardo qualcosa che mi faccia sentire a mio agio, ma senza risultati...
A quel punto alzo gli occhi e il mio sguardo si perde in quello di chi mi sta di fronte, uno sguardo dolce, comprensivo, disponibile, aperto... senza bisogno che io dicessi nulla quegli occhi mi avevano già donato quello di cui avevo bisogno in quel momento..
Una piccola esortazione, cerco le parole, faccio fatica a trovarne... tutto mi sembra futile, io mi sento futile!
Sono qui ad esporre un problema che forse non è un vero problema, quando là fuori c'è gente che di problemi veri ne ha da vendere!
Di nuovo quello sguardo mi accarezza, mi rassicura, mi spinge a parlare.. ed ecco che, detta la prima parola, un fiume di colpo straripa: esperienze, emozioni, sensazioni, dolori, dubbi, rancori, speranze, paure, illusioni, delusioni, doveri, sensi di colpa, autocritiche, sprazzi di autostima, ancora dolori... lacrime... e lacrime... e ancora lacrime...

Esco da quella stanza, dopo solo un'ora, e mi sento stanca, svuotata, privata di ogni energia..
Ma finalmente forse qualcosa si è mosso, qualcosa ha bussato a quel muro che, quantomeno, è stato identificato, ora so che c'è davvero, ora so che sarà dura capire che farne, ma che prima o poi, con un pò di aiuto, capirò come abbatterlo, o come dipingerlo...

Ci sono lunghe e profonde ferite e cuciture in questo cuore rattoppato, bisogna trovare il modo di risanarle, di farle cicatrizzare affinchè rimangano sì un ricordo ma smettano di far male.

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