mercoledì 11 maggio 2011

INSENSIBILITY!

Vado a trovare Lorenzo, vado a trovare Nanni,
ho voglia di vederli, di viverli, di gioire con loro...
Ma ecco che la crisi arriva, inevitabile...

In mezzo a tutta quella gente, osservo la mia amica,
osservo la sua piccola creatura, e penso che io,
a 37 anni suonati, ancora son distante da tutto ciò,
ancora non si affaccia neanche all'orizzonte
la prospettiva che ciò accada pure a me...
Spunta una lacrima ma la ricaccio indietro,
non è il momento giusto per mostrare ciò che sento,
questo è il momento della mia Nanni e la sua gioia!
Ma, come se non bastassero i pensieri,
ecco arrivare insensibili e diretti, i commenti dei parenti..
Rossana: "Patrizia, tu cosa aspetti?
Guarda che più vai avanti e più è difficile!"
Teresa: "Patty, ma tu non sei ancora fidanzata?
Dovresti muoverti!"

Come se fosse una mia scelta!!!!!!!!!
E a questo punto diventa impossibile trattenersi,
gli occhi si gonfiano di lacrime, il cuore batte all'impazzata,
le mani tremano e la testa perde lucidità...
Scappo dalla stanza con una scusa e mi nascondo,
corro sulle scale e lì, lontana dalla gioia del mondo,
lascio che tutto questo dolore si sciolga...

Ho pianto per ore, anche dopo essere uscita da lì,
e piango ancora adesso...
Arriverà anche per me? Arriverà...

lunedì 9 maggio 2011

BENVENUTO LORENZO

9 Maggio 2011 Ore 07.45
Sms ricevuto: "Forse ci siamo"

Noooo, proprio oggi?
Devo assolutamente passare in ufficio,
devo assolutamente andare dal medico,
devo assolutamente chiudere delle pratiche...
Devo, devo, devo... ma non posso!

Eh no, non posso perdermi questo momento,
uno di quelli che nella vita non ho ancora vissuto,
non come avrei voluto, e che non si sa se torneranno..

Ore 08.15
Sms inviato: Tieni duro Nanni, arrivo prima possibile..."

Corri, corri, corri.. e fai tutto...

Ore 12.30 Sono in ospedale...
E comincia l'attesa, quella strana, affascinante,
snervante attesa che non ho mai potuto provare,
neanche quando è nato mio mipote
perchè loro erano in Sicilia e io a Milano...

Siamo lì, in quella piccola sala d'attesa,
io, la "futura nonna" Franca, il "futuro zio" Angelo,
zia Pina e... Rossana, la collega di Anna.
Siamo noi, quelli di sempre, quelli che da 27 anni
vivono e condividono la vita di Anna,
le sue gioie, i suoi dolori, i problemi, le preoccupazioni..
..e un pò perplessa mi chiedo cosa ci faccia lì Rossana...
Sono un pò gelosa, lo ammetto...
Lei è da poco entrata nella vita della mia migliore amica
eppure oggi era lì fin dal mattino, da prima di me!

Papà Sandro è in sala parto con Anna,
l'assiste, la sostiene, divide con lei il dolore,
pronto a condividere questa immensa gioia..
Esce solo per qualche minuto,
il tempo di un caffè ed una sigaretta,
e io lo accompagno...

"Allora commare, sei pronta?"
Commare?... Non ci avevo mai pensato...
Io sono la loro testimone di nozze, la "commare",
e solo in quel momento mi rendevo conto che,
in realtà, con lui avevo sempre condiviso troppo poco,
in un certo senso non sapevo neanche bene chi fosse,
e non mi sono neanche mai preoccupata di saperlo,
perchè per me l'importante era Anna...
E invece ora, in quel momento così speciale,
e in un certo senso così intimo,
mi ritrovavo a pensare che ho sbagliato tutto,
che quell'uomo merita di essere scoperto,
perchè quell'uomo ha regalato alla mia migliore amica
tutto ciò che lei dalla vita poteva desiderare:
Gioia, Amore, Matrimonio, Figlio...
E mentro penso a queste cose lui mi racconta,
mi spiega come sta vivendo il momento,
gli brillano gli occhi nonostante la stanchezza,
e fa battute che mi fanno piegare dal ridere..
e io penso "Che fico mio compare! :-)

Squilla il cellulare di Sandro:
"E' il momento, torna dentro!"

Torniamo in sala d'attesa,
lui rimette il camice e rientra da Anna,
e io ascolto il racconto di Rossella che,
in nostra assenza, si è infilata il camice
ed è andata da Anna...
Gelosia, Gelosia, Gelosia!!!
"E' la MIA migliore amica, non la tua!!!
Al max IO dovevo entrare da lei, non tu!"
La mia testa urla tutte queste cose,
ma la mia bocca tace, perchè sono superflue, lo so..

Attesa, ancora attesa, passano i minuti,
le ore, medici e infermiere ci passano davanti,
corrono avanti e indietro tra il reparto e i corridoi.
In sala d'attesa altra gente insieme a noi,
ad attendere che altre donne partoriscano,
tutti extracomunitari, tutti apparentemente
privi di ansia o emozione... bèh, apparentemente però!

Ore 15.15 ... Ormai hanno partorito tutte,
è rimasta solo la mia Nanni dentro quella sala parto,
e le urla che si sentono non possono che essere le sue..
Mi si stringe il cuore a sentirla soffrire,
in 27 anni l'ho vista piangere poche volte
e di solito per problemi d'amore non di dolore...

Ore 15.30 Si sente un pianto... è nato Lorenzo!
La porta che divide la sala d'attesa dalle sale parto
si apre, un'infermiera esce e io guardo dentro,
al di là della porta, e nel corridoio, proprio davanti a me,
vedo passare un'infermiera con in mano un fagottino,
gli si vede il sederino insanguinato, e piange...
E' lui, è il mio Lorenzo e io, dopo mamma e papà,
sono stata la prima a intravederlo...

Ore 16.00 circa, la porta si riapre ed appare,
nella sua culletta iperbarica, un fantastico bimbo,
dalla pelle scura ma non troppo, labbra rosse e carnose,
un bel nasino, gli occhi chiusi, le manine strette a pugno...
SEI BELLISSIMOOOOOOOO!!!!!!!

La mia Nanni, la mia migliore amica,
è diventata mamma!
E io, di diritto, sono di nuovo zia!