domenica 31 gennaio 2010

LA GEOGRAFIA DEL MIO CAMMINO

E di chi sarà il coraggio, allora, se non sarà il mio?
Se si spegne quella luce resto io.
Di chi è la più profonda decisione?
Al di là dei sogni appesi a una canzone
oggi riconosco il suono della voce di chi sono.

E mi fido di un passato carico d'ingenuità
di chi va dallo stupore a un'altra età,
perchè quando sembra tutto poco chiaro,
se mi fermo alla ricerca di un pensiero,
scopro in uno specchio il cielo
è la geografia del mio cammino

Da me, torno da me ,
perchè ho imparato a farmi compagnia,
dentro di me,
rinasco e frego la malinconia
bella come non mi sono vista mai, io mai
fianco a fianco al mio destino
scritto nelle linee della mano

L'uragano che mi gira intorno sono solo io
vedo la speranza in fondo a quell'oblio
il difetto è l'esperienza che non ho ancora
ma non me ne prendo cura
non ho più paura

Da me, torno da me ,
perchè ho imparato a farmi compagnia
dentro di me ripeto una bestemmia una poesia
bella come io non l'ho sentita mai, io mai
occhi dritti all'orizzonte
sull'asfalto lascio le mie impronte


Cos'è la solitudine? Cos'è?
Ho voglia di deciderlo da me
da me, torno da me ,
da me per non andarmene più via
torno da me,
scopro in uno specchio il cielo
e la geografia del mio cammino
del mio cammino...

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