domenica 8 novembre 2009

GUARDARE, OSSERVARE... NON SOLO VEDERE!

Adoro fermarmi in luoghi affollati,
come può essere la Stazione Centrale di Milano,
guardarmi intorno e osservare...
Se poni un pò di attenzione ti rendi conto
della varietà di persone che colorano il mondo..
Mi fermo, mi siedo e scruto...

Una nonna super moderna, con giaccone griffato,
corre dietro al nipote, un ragazzotto di circa 12 anni
che sembra fare il possibile per cercare di darle un distacco,
generazionale, di spazio e di tempo..

Un'anziana signora con un appariscente cappotto rosso,
un grigio cappello di lana molto spessa,
di quelli che sembrano esser fatti a mano
accanto al caminetto da rugose mani artritiche,
e grossi occhiali che le coprono quasi interamente il viso,
fruga in una minuscola borsa in cui sembra
sia riuscita a stipare tutto un intero appartamento...

Un ragazzo di colore sembra uscito da un film di Spike Lee
sull'etimologia razziale e la guerra tra gang del Bronx:
Pantalone larghissimo su di un corpo fin troppo esile,
grosse scarpe Caterpillar che sembrano dover sostenere
100 Kg di uomo anzichè quei miseri forse 60Kg,
una camicia scura portata fuori dai jeans,
volutamente lasciata aperta a scoprire una canotta nera..
grossa catena al collo, ma non di quel volgare oro giallo,
bensì dell'ormai più diffuso e moderno luccicante acciaio,
e infine un cappello a falda larga, simile ad un panamà,
ma non è un panamà.. Stiloso...

Due ragazzine, forse sui sedici anni,
mi sfilano davanti, orgogliose dei loro corti capelli
bicolor mogano/fucsia dal taglio irregolare
e un abbigliamento tipico delle new punk..

Un ragazzo, forse sulla trentina,
lunghi capelli ricci sotto ad un cappello a cilindro,
indossa un lungo cappotto di pelle nera e stivali anfibi...
Sembra uscito da un remake de "Willi Wonka e la fabbrica di cioccolato"
in cui il protagonista soffre di crisi di identità credendosi Neo di Matrix!

Una coppia di giovani, forse artisti o forse solo vagabondi...
Lui un cappello a cilindro (va di moda ultimamente?)
giacchettina fighettina stretta stretta che si allaccia per miracolo,
borsa multicolor stile sessantottini e lunghi rasta biondi...
Lei sembra uscire da un romanzo sull'epoca
post guerra russa per la conquista del Caucaso,
estirpata dalla sua terra, da un podere di campagna..
Enorme e leggerissimo gonnellone a fantasia,
una camicia candida e un grosso scialle di lana,
in testa un foulard fiorito e sul naso tondi occhialetti da vista.
Entrambi con solo uno zaino come bagaglio con appesa
una grossa coperta di pelo bianco, sembra capra..
io mi chiedo come abbia fatto a restare così candida
dopo un viaggio sui nostri treni...

Un signore sui settanta con spessi occhiali a fondo di bottiglia
guarda per una manciata di minuti il cartello degli arrivi,
strizzando un occhio e strabuzzando l'altro,
a dimostrazione che, forse, i suoi occhiali
non sono per lui abbastanza spessi..

Due coppie sorridenti... ma sorrido più io nel guardarli...
I due ragazzi entrambi altissimi, forse quasi due metri,
le due ragazze entrambe piccoline, più basse di me,
forse neanche un metro e sessanta...
Ma in quale disorganizzatissima agenzia matrimoniale
si sono conosciuti?
O sono forse le cavie di un nuovo esperimento scientifico
volto a riequilibrare la statura media del genere umano?

Un'altra coppia... Riesco a vedere bene lui,
extracomunitario, forse algerino, giovane, circa 25 anni,
carino quanto basta...
Lei è voltata di spalle...
Minigonna, piumino Monclair nero lucido, ultima moda,
capelli a caschetto biondi.. Sembra carina..
Poi si volta e ciò che appare è il viso di una sessantenne,
profonde rughe e zigomi cadenti, denti ingialliti,
un trucco fin troppo accentuato cerca di nascondere i segni dell'età,
ma il risultato è ancora più indecente del tentativo...
Si baciano, si abbracciano, e mi rendo conto di quanto costi,
a volte, poter ottenere un permesso di soggiorno..

Sposto lo sguardo ed ecco un nuovo strano tipo..
Ricordate la scimmietta di Remì?
Sì è proprio lei traformatasi in persona,
ma si è fatto fare dei vestiti su misura,
e al posto del cappello da "gendarmerie"
ha preferito quello di Remì...
se ne va in giro con i suoi lunghi basettoni,
sorridente e spensierato, brandendo un bel bastone,
tutto nodoso e attorcigliato, sembra una scultura contemporanea...

Sto per andarmene, è arrivato il treno che aspettavo,
e mentre mi muovo, proprio davanti ai miei occhi,
un basso signore sui cinquanta inciampa,
cade in terra picchiando la faccia,
gli occhiali sottili si rompono e gli si rigirano tra naso ed occhi,
il trolley che portava cade rovinosamente poco più in là,
lui rimane fermo qualche secondo, faccia a terra,
poi, come una goffa tartaruga che si gira sul suo guscio,
si sistema e si guarda in giro confuso...
Mi avvicino, nessuno aveva ancora mosso un passo...
Indifferenza o paura?
Lo aiuto a rialzarsi e, come in una scena movie
a cui è stato sbloccato il tasto pause,
il mondo intorno a me ricomincia a girare,
qualcun'altro si avvicina, offre una mano,
chiede al signore se si è fatto male..
Risponde di sì, il labbro sanguina, gli occhiali sono rotti..
Mi offro di correre a prendere del ghiaccio
ma sta perdendo il treno e, ancora inebetito,
si avvia verso il binario, senza quasi la capacità di dire grazie...

Mi guardo ancora intorno, tutto è tornato a muoversi,
con i suoi colori e la sua frenesia, il mondo continua a girare,
io raccolgo i miei pensieri, metto in tasca ciò che ho visto,
sorrido di quel tipo che mi guarda già da un pò,
che ha capito forse che ciò che sto facendo non è vedere,
ma guardare e osservare...

2 commenti:

  1. Anche a me capita spesso di osservare e scrutare le persone in una sorta di curiosità...non per pettegolezzo, non per ignoranza ma spesso per arricchimento personale. Sul viso di ogni persona c'è una vita che lo sorregge e un bagaglio di esperienza enorme...solitamente le definisco intelligenti le persone che riescono a soffermarsi, osservare e assorbire.
    Boba

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