domenica 3 luglio 2011

FIDANZATI CERCASI, ASTENERSI PERDITEMPO!

A volte mi chiedo se sia la nostra età,
se sia la società in cui viviamo e con cui ci confrontiamo, o se sia solo l'enorme bisogno di non sentirsi soli, a renderci così vittime dell'amore e dei rapporti.

Mi trovo spesso a confronto con altre ragazze,
anch'esse sinlge, e mi sorprendo a studiarne i gesti,
i vezzi, gli atteggiamenti, ad ascoltarne i discorsi,
a confrontarle con ciò che sono e mi considero io,
e ciò che vedo intorno a me sono delle vere e proprie
"Agenzie di ricerca e selezione del personale"!

Quanto era bello, quando avevamo 18/20 anni,
infatuarsi del compagno di scuola,
dell'amico di tua sorella, del figlio del panettiere?
Quanto era appassionante aspettare le occasioni
o creare le situazioni per vedere e incontrare
chi ti interessava?
A volte passavano mesi senza avere mai un cenno,
eppure non demordavamo, perchè chi ci piaceva
era proprio LUI!

Adesso invece è un'altra cosa,
ci si ritrova ad un'uscita con le amiche,
ad un aperitivo, una festa, un matrimonio,
e come se fosse un lavoro parte la selezione...
Le ragazze cominciano a prendere informazioni sui presenti:
Quanti anni ha? E' single? Che lavoro fa?
E' sposato o lo è stato? Figli? Soldi?
E' un ragazzo serio o uno scopereccio?

I dati vengono raccolti, elaborati e messi a confronto,
dopodichè parte la seconda fase, il colloquio!
Il candidato viene avvicinato con una qualsiasi scusa, e senza che se ne renda conto, viene sottoposto ad una vera e propria analisi più approfondita.

A quel punto, a meno che il soggetto non si riveli
un vero e proprio coglione, si passa alla terza fase:
il contratto di "collaborazione" a tempo determinato,
logicamente con la possibilità da parte di entrambe le parti di rescindere il contratto in caso di insoddisfazione o di mancata osservazione dei diritti e doveri del "lavoratore".

Ma dove è finito il romanticismo?
Dov'è finita l'emozione di conoscere qualcuno,
scoprirne i lati caratteriali e perdere la testa per lui?
Dov'è finita la spontaneità, la capacità di sospirare, l'emozione dell'attesa di un'incontro casuale, la pazienza di scoprire se si era corrisposte?

Cosa rimane, alla nostra età, del sentimento dell'amore, quello che dovrebbe essere sincero, disinteressato, che dovrebbe provocare palpitazioni e battiti accellerati?

Mi guardo intorno e comincio a perdere l'illusione,
comincio a prendere atto di quanto siamo cambiate,
di quanto la praticità e la razionalità
abbiano preso il posto dell'istinto.

Mi guardo attorno e sorrido di un sorriso triste,
e mentre intorno a me continua la bramosa ricerca,
decido che non voglio prendervi parte
perchè l'amore, almeno l'amore,
non può essere valutato secondo un curriculum!

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